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Elezioni

Anna Maria Corazza si candida: «Serve responsabilità»

Anna Maria Corazza si candida: «Serve responsabilità»

di Egidio Bandini

18 Agosto 2022, 03:01

A poco più di un mese dalle elezioni anticipate, Anna Maria Corazza, ex deputata europea, analizzando la situazione italiana, anche in relazione all’Unione Europea, ha preso la decisione di tornare alla politica, dopo una pausa che le ha consentito, pur in un periodo non facile, di dedicarsi al borgo e al castello di famiglia.

Perché?
«Con la caduta del governo Draghi, noi imprenditori ci siamo sentiti piombare nell’incertezza, tra debito, inflazione e carenza di mano d’opera. Il tradimento del centro destra ci ha lasciato sgomenti. Dopo tre anni duri di lotta con le unghie e coi denti per gestire la crisi e tirare avanti, specie per noi nel turismo e ristorazione, non possiamo rischiare di ricadere nel baratro. Chi affonda Draghi, affonda l’Italia».

Di qui la decisione di tornare alla politica attiva?
«E' un momento storico, la posta in gioco è alta. Serve coraggio e senso di responsabilità, le forze produttive del nostro territorio devono far sentire la loro voce. Invito gli imprenditori a sostenerci, per il bene del paese, per la meritocrazia, la serietà, per una politica al servizio dei cittadini e che vuole risolvere i problemi. Bisogna rivedere il reddito di cittadinanza che non funziona come politica attiva del lavoro. Bisogna sgravare le imprese dai macigni burocratici La direttiva europea sul salario minimo va applicata, ma non a spese degli imprenditori».

Come giudica le diverse posizioni dei partiti e dei movimenti nel Paese?
«Io sono europea e europeista, liberale, popolare e moderata. Io non sono di sinistra, ma il centro destra non esiste più. Dal giorno in cui ha fatto cadere il Governo, esiste solo la destra. La mia cultura politica è “svedese”, seria e trasparente. L’accordo con il PD va bene. Le linee rosse contro l’estrema sinistra & C. le abbiamo messe. Basta polemiche. Corriamo insieme con le nostre identità distinte. Conosco e rispetto Enrico Letta, è affidabile, serio e competente. Come Primo Ministro come si può avere dubbi tra Letta e Meloni? Idealmente vorrei il ritorno di Mario Draghi».

Quale potrebbe essere il suo ruolo in questa campagna elettorale e per quale schieramento o partito?
«Sto con Più Europa, con Emma Bonino e Benedetto Della Vedova e la coalizione con il PD. L’entrata in campo con noi dell’economista Carlo Cottarelli, sancisce ulteriormente la serietà e affidabilità della nostra agenda, in continuità, con punti concreti per la ricostruzione dell’Italia. L’esperienza della nostra famiglia, che è a Tabiano Castello da sei generazioni, è che il PD nella nostra regione ha capito che sono le imprese che producono lavoro. Anche se sarò una goccia nel mare, voglio fare la mia parte, condividendo la mia esperienza ventennale di campagne elettorali. Nei miei dieci anni vissuti come parlamentare europea, ho conosciuto da vicino il vero volto della destra. Quando vedi chi sono i loro amici a Bruxelles, tipo Orban e Le Pen capisci i rischi che stiamo correndo. Sono stata eletta due volte con le preferenze, lottando per una visione, non contro una persona o l’altra. Noi parliamo di programmi e chiediamo la fiducia degli italiani per metterli in atto. Invito tutti a unirsi a noi».

Alla luce della sua esperienza a livello europeo, le priorità per il nuovo governo italiano quali dovrebbero essere?
«Il nuovo governo deve dare stabilità, credibilità e competitività al nostro paese, confermando l’ancoraggio europeo e Atlantico. Bisogna perseguire l’agenda Draghi di riforme, senza se e senza ma. Evitare lo scostamento di bilancio e fare le riforme è necessario, anche per assicurarsi il Pnrr, che non è scontato e può anche essere ritirato da Bruxelles, per inadempienza. Nel 2011 si diceva: “Fate Presto”. Allora rimbocchiamoci le maniche insieme in campagna elettorale. Io ci sono».

Egidio Bandini

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