FIDENZA
Si è chiuso il «sipario» e lui era l'attore protagonista, parafrasando le parole della figlia Cristina per raccontare Gian Pietro Brambilla, dopo una vita spesa nel dare e ricevere amore.
Storico benzinaio del distributore Api in via Zani, durante la sua esistenza ha coltivato tante passioni, dalla caccia al cinghiale ai funghi, dalle partite a briscola in compagnia degli amici alla bocciofila al ballo liscio.
«Piero», soprannome con cui era conosciuto a Fidenza, era anche uno storico abbonato della Gazzetta, la cui lettura rappresentava un vero e proprio rito quotidiano. Si è sempre distinto nelle azioni di bene verso la comunità, era infatti molto orgoglioso di mostrare a tutti le sue medaglie di donatore Avis.
Ha amato la moglie Anna con dedizione e rispetto, si è dimostrato un padre presente ed affettuoso per Cristina e Nicoletta ed un nonno favoloso per gli amati nipoti Davide e Nicolò, oltre che un bravo suocero per Fabrizio, con cui coltivava uno splendido rapporto.
Dopo la prematura scomparsa della figlia Cristina qualcosa purtroppo dentro di lui si è rotto: certi dolori lasciano ferite profonde, soprattutto per un genitore fragile.
È iniziato così un nuovo atto della sua vita, dove i familiari si sono presi cura amorevolmente di lui, scoprendo ogni giorno nuove riserve d’amore.
Nella sua esistenza non solo i parenti ma anche gli amici sono rimasti sempre al suo fianco, sia nei giorni belli che in quelli più difficili. In questo tempo sono entrati in scena nuovi personaggi come gli «Angeli di Piero» dell’Aurora Domus, il «vulcano» Elena, le bravissime infermiere domiciliari e la dottoressa Chiara Bussolati, alla quale la famiglia porge un ringraziamento dal profondo del cuore.
Anna, Nicoletta, Davide, Nicolò e Fabrizio hanno deciso di salutarlo in privato ma vogliono abbracciare tutte le persone che sono state vicine in ogni momento.
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