Sicurezza
Quattro anni e la buca è ancora lì. Non sono bastate lettere alla Gazzetta, segnalazioni alla passata amministrazione e proteste su facebook: la voragine al parco Falcone Borsellino si allarga sempre di più, mettendo in pericolo bambini, mamme con il passeggino, anziani, ciclisti e persone con disabilità.
Graziella Tagliaferri è sulla carrozzina da sempre. E ha bisogno di passare per il parco Falcone Borsellino non solo per fare la spesa, ma anche per portare a passeggio Trudy: «È l'amore mio», dice con orgoglio. Un meticcio che per necessità almeno due volte al giorno deve uscire. Due, perché la terza non gli è più concessa: «Certo - continua Graziella -, per colpa di quella buca devo fare un giro lunghissimo e alla sera non mi sento sicura. Così lo devo tenere in casa».
Per Trudy ma anche per tanti anziani della zona e per tanti bambini l'appello per riparare la voragine è un coro: «È vergognoso - sbotta Graziella -. La buca si trova in uno stradello che è un passaggio obbligatorio, proprio vicino all'area giochi. E l'anno scorso un bambino che era sfuggito al controllo della mamma si è avvicinato proprio a quella voragine: poteva caderci dentro! Meno male che non è successo. Sono stati chiamati i vigili e hanno messo le transenne. Niente di più. Tutto l'asfalto sta cedendo ed è molto pericoloso passare di lì, ma è l'unica strada. E la passata amministrazione nonostante tutte le nostre proteste non ha mai fatto nulla».
Graziella abita nei dintorni del parco Falcone Borsellino e per evitare la buca deve prendere la «tangenziale», praticamente.
«Sì, oltre al problema delle uscite con Trudy, vado a fare la spesa al Barilla Center, dove c'è il supermercato più vicino - prosegue Graziella -. Ma per tornare a casa devo per forza passare dallo stradello: prima riuscivo a fatica a transitare, ora con la voragine che si è creata non riesco più. E come me tante mamme con il passeggino non riescono più a passare e nemmeno chi va in bici. Così, siamo costretti a fare il giro lungo e passare davanti alle scuole di via Toscana: un giro assurdo, che va bene di giorno ma di sera non è fattibile, un po' per la sicurezza e un po' perché da quella parte poi il cancello viene chiuso. Insomma, chi abita da questa parte della città non può permettersi di frequentare il parco Falcone Borsellino, anche perché si è aggiunta una seconda buca. Senza dimenticare lo sporco: bidoni sempre pieni che nessuno svuota e bottiglie e plastica ovunque. Ripeto, è una vergogna».
Mara Varoli
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