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via Garibaldi

Dopo l'accoltellamento, parlano i commercianti: «Prima o poi qui ci scappa il morto»

Dopo l'accoltellamento, parlano i commercianti: «Prima o poi qui ci scappa il morto»

21 Settembre 2022, 03:01

«Io ogni giorno vengo ad aprire il mio negozio. E ogni giorno ringrazio il cielo di non trovarmi un morto davanti alla saracinesca». Il commerciante di via Garibaldi, fermo sulla porta indica con il dito le chiazze di sangue lasciate dall'ennesima aggressione. Poi, si stringe nelle spalle e rientra: «E sia chiaro che non lo dico per dire: qui, prima o poi, ci aspettiamo davvero il morto».

Il giorno dopo, in via Garibaldi: ascoltare chi vive e lavora qui significa tuffarsi in un atmosfera pesante, sentire ripetere frasi quasi sempre uguali. Fare i conti con chi ricorda come era questa strada. E soprattutto pensa che il peggio debba ancora arrivare.

«Guardi, io sono molto amareggiata - si sfoga la commessa della profumeria Maria Luigia. - Lunedì mattina ho trovato la porta forzata, qualcuno ha cercato di entrare e solo la robustezza dello stipite glielo ha impedito».

Ma ormai, è il mantra ripetuto da tanti, queste cose succedono in continuazione. E con sempre maggiore frequenza. «Una settimana fa hanno sfondato la vetrina della farmacia all'angolo con via Affò, l'altro ieri hanno spaccato una fioriera poco più avanti, di recente, alle dieci di sera, all'angolo di via Albertelli degli invasati si sono fronteggiati con con catene e coltelli e un paio sono finiti al Maggiore. Sembra di essere in guerra».

E se qualcuno preferisce abbassare i toni («Non si deve creare allarme: sono episodi che accadono anche altrove») per altri invece degrado, violenza e declino commerciale sono tutte facce di una stessa medaglia: s'intende, non certo al merito. «Vedere sempre più vetrine spente fa male. Ma d'altra parte più negozi cessano e più la strada si svuota di clienti per riempirsi di balordi e disperati. E il risultato è questo: sangue sull'asfalto dei nostri marciapiedi».

Laura Cavandoli, capogruppo Lega

«L’ennesimo accoltellamento in centro riporta l’attenzione sul problema della sicurezza e su cui la Lega chiede al sindaco Guerra un deciso cambio di passo rispetto alla disastrosa gestione precedente. Ho presentato un’interrogazione per chiedere segnali concreti come l’introduzione del taser e l’istituzione del vigile di quartiere. Ho poi chiesto informazioni sull’organico della polizia locale e se il Corpo d’ora in poi verrà valorizzato».

Priamo Bocchi, capogruppo Fratelli d'Italia

«Parma sempre più insicura. Di fronte all’esasperazione di residenti e commercianti serve urgentemente potenziare l’organico della polizia locale e aumentare il controllo delle zone più critiche della città anche con presidi fissi».

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