SALSO
Siamo ormai alle porte della stagione autunnale e benché il territorio della città termale, come gran parte del Nord Ovest della penisola, si trovi in una situazione di conclamata siccità, che le ultime piogge hanno solo in minima parte risanato, si ripropone come ogni anno il problema della pulizia dei torrenti che attraversano Salsomaggiore, ovvero il Ghiara ed il Citronia.
Particolarmente preoccupante la situazione del Citronia che dopo aver attraversato la zona nei pressi del campo sportivo costeggia via Pascoli prima di «sparire» sotto la copertura: e proprio tra la copertura ed il campo sportivo si può notare una vera e propria «giungla» con canneti ed una fitta ed incolta vegetazione a far da contorno alla poca acqua rimasta dove si annidano grossi topi e nuvole di zanzare e moscerini.
Anche il Ghiara, nei pressi della stazione ferroviaria, può «vantare» una folta vegetazione dove sono cresciuti anche veri e propri alberi.
Nelle scorse settimane il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Giulia Chiussi, ha sollecitato alle autorità competenti la pulizia del greto dei due corsi d’acqua: sempre la Lega, in seguito alle proteste sulla Gazzetta dei residenti della zona di Campore che spesso viene allagata dalle esondazioni del rio San Michele nonostante i recenti lavori, ha portato il caso in consiglio comunale con un’interpellanza. «A seguito delle forti piogge del 18 e 19 agosto si sono verificati disagi per la fuoriuscita dagli argini del rio con allagamenti di abitazioni private – ha affermato il consigliere leghista Adelmo Lusuardi – Gli allagamenti sono frequenti nonostante i lavori effettuati dopo il nubifragio del giugno 2014: a contribuire all’aumento del rischio è anche la scarsa pulizia del greto. Considerato che il rischio elevato in vista delle stagioni autunnale ed invernale preoccupa i residenti, chiediamo all’amministrazione se i lavori hanno risolto i problemi e quali azioni intenda intraprendere».
A rispondere è stato l’assessore Marco Trevisan. «Gli allagamenti sono stati dovuti alla mancanza di fossi a lato della strada. Questo, unitamente al fatto che il rio è stato intubato negli anni Settanta direttamente nelle fognature, ha fatto “saltare” i tombini mandando il collettore di Campore “in pressione”. L’amministrazione ha incontrato Emiliambiente per studiare il problema: la soluzione sarebbe quella di intubare il rio fino al torrente Ghiara ma occorrono risorse».
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