COLORNO
Colorno - Nuovi e preziosi tasselli del progetto di ri-arredo della Reggia di Colorno sono stati mostrati per la prima volta al pubblico ieri pomeriggio, illustrati da un’interessante «lezione» di storia di Giovanni Godi e resi ancora più affascinanti dal piccolo concerto durante il quale la pianista Francesca Orlandini ha fatto rivivere il meraviglioso fortepiano Schantz a coda viennese che da oggi occupa il posto d’onore nella Sala della Musica del palazzo ducale.
L’occasione è stata infatti quella della presentazione al pubblico del nuovo allestimento della sala, reso possibile dalla concessione in comodato d’uso gratuito di arredi appartenenti alle collezioni di Fondazione Cariparma e Credit Agricole.
Grazie alla cura di Antonella Balestrazzi e Giovanni Godi, accanto all’imponente stufa «luigina» si possono ora ammirare - oltre al fortepiano perfettamente funzionante dopo un meticoloso restauro, e al salottino neoclassico in canne di bambù, donati alla Fondazione dalla signora Maria Esther Bertoli Alberti e ora trasferiti a Colorno - i ritratti del Conte Charles Renè Bombelles di Luigi Sivalli e del Tenente Maresciallo Conte di Neipperg di Paolo Toschi e Antonio Isaac, il Ritratto ufficiale di Napoleone di Charles-Auguste Schuler e il Ritratto del Re di Roma appartenenti a Fondazione Cariparma, e due litografie e due incisioni di proprietà dell’istituto bancario: il Ritratto di Maria Luisa di Francois Séraphine Delpech, il Ritratto di Maria Luigia in abito da viaggio di Pierre Louis Grevedon, il particolare con i ritratti di Napoleone, Maria Luigia e del Re di Roma in silhouette tra le violette e il Ritratto di Albertina Sanvitale Montenovo di Antonio Dalcò.
Ad applaudire il lavoro svolto, frutto di una costante sinergia istituzionale, è stato il sindaco Christian Stocchi che ha voluto sottolineare il valore che i nuovi arredi rivestiranno sotto l’aspetto dell’attrattività turistica della Reggia. Obiettivo condiviso anche da Maurizio Crepaldi, direttore regionale Parma-Emilia Est di Crédit Agricole Italia, e Franco Magnani, presidente di fondazione Cariparma.
«La nostra Fondazione – ha detto Magnani durante la presentazione – ritiene che ciò che acquista, riceve e crea debba essere valorizzato rendendolo fruibile e questo allestimento ne è un esempio: da oggi chi visiterà la Reggia di Colorno potrà ammirare questi splendidi arredi. Siamo lieti di contribuire a ricostruire un pezzo importante della storia parmense attraverso questo comodato».
«Attraverso questa iniziativa – ha aggiunto Crepaldi - confermiamo ancora una volta la nostra attenzione per il territorio, convinti che investire nella crescita del suo capitale sociale e culturale attraverso interventi concreti sia fondamentale per favorirne anche la crescita economica». Ma i nuovi «gioielli» dello scrigno della Reggia non saranno solo da ammirare. Come ha anticipato Beniamina Carretta, delegata al coordinamento delle politiche culturali della Provincia di Parma, la volontà è quella di utilizzarli anche per progetti didattici. «L’intento di è quello di recuperare la dimensione quotidiana della vita della corte ducale. Così facendo rivivono appieno, a beneficio della comunità e dei visitatori, le atmosfere e le emozioni del passato».
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