CARO ENERGIA
Teleriscaldamento, ma quanto ci costi? Senza gli aiuti messi in campo da Iren e destinati ai clienti più fragili, il costo della bolletta schizza verso l'alto. «Per chi non è beneficiario del bonus, il prezzo è quasi raddoppiato. Ma comunque può contare su un risparmio che oscilla fra il 15 e il 20%». Se confrontato con il prezzo del gas metano. Giuseppe Bergesio, amministratore delegato di Iren Energia, prova a fare il punto sul caro-teleriscaldamento, un tema cavalcato da Europa Verde.
Il partito, attraverso il consigliere comunale Enrico Ottolini, ieri sera ha ottenuto la convocazione della commissione Ambiente per cercare di chiarire la causa dei rincari e proporre eventuali rimedi.
I bonus per le fasce fragili sono la strategia adottata da Iren per tagliare i costi della bolletta. Aiuti che oscillano tra i 536 e i 747 euro a seconda dei componenti del nucleo familiare.
«Nella stagione termica 2022-2023 Iren ha allargato la platea dei beneficiari anche a chi ha un reddito Isee di 25mila euro», specifica l'amministratore delegato, ricordando anche che durante lo scorso autunno-inverno il bonus si fermava ad un Isee pari a 20mila euro.
Ma quanto risparmia chi ottiene il bonus? Nell'inverno 2021-2022 una famiglia di 4 persone spendeva 761 euro (grazie a uno sconto di 747 euro), mentre quest'anno ne spenderà 776, cioè 15 euro in più, dice Bergesio. Chi invece percepisce un bonus di 536 euro (destinato alle famiglie meno numerose) passerà dai 972 euro dell'anno scorso a 1.019 euro. Per tutti gli altri, cioè per chi ha un Isee sopra i 25mila euro, le bollette del teleriscaldamento raddoppieranno. «Chiedo a Iren di non far pagare meno a chi non può spendere, ma di pensare a come far pagare il giusto a tutti», ribatte Ottolini, per il quale «i bonus non risolvono il problema» dei rincari.
Il teleriscaldamento serve in città circa 35mila abitazioni, grazie a 100 chilometri di tubi e, ripete Bergesio con i suoi tecnici, «il 70% del calore è prodotto con il termovalorizzatore», cioè con i rifiuti sui quali i cittadini pagano già una tassa legata alla raccolta e allo smaltimento. L'altro 30% del calore che arriva nelle nostre case deriva dal metano.
Ma allora perché, dato che la maggior parte del calore viene prodotto bruciando i rifiuti nel termovalorizzatore di Ugozzolo, le bollette sono schizzate verso l'alto? Ottolini se lo richiede. «Non ho ancora capito da cosa deriva il costo in più».
Gianluca Borghi, assessore all'Ambiente, prova a rassicurare: «C'è un'interlocuzione costante con Iren». E intanto anticipa alcuni servizi in più che potrebbero vedere la luce, come la raccolta porta a porta dei vestiti usati e un centro unico di raccolta per l'umido.
Manuel Marsico (Pd) chiede ad Iren di ridistribuire gli utili, ma Bergesio, per il momento, resta al tema bonus. «Ci saranno anche in futuro? Per ora non so dirlo».
Eleonora Costa direttore commerciale Iren ambiente, ricorda che nella tassa rifiuti il costo dello smaltimento è ridotto grazie ai ricavi legati alla vendita del calore. Ma questo è un vantaggio di cui ne beneficiano tutti i clienti Iren, non solo i parmigiani.
Intanto Iren Energia anticipa di voler posare altri 14 chilometri di tubi per portare il teleriscaldamento anche in Oltretorrente, al Pablo e nella zona Nord del Molinetto. Ma tra il pubblico non tutti sono d'accordo. «Estendere la rete? Io vorrei sapere come si fa a staccarsi dal teleriscaldamento».
Pierluigi Dallapina
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