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QUARANTENA VIOLATA

Positivo al Covid, se ne va in giro: condannato a 2 mesi

Positivo al Covid, se ne va in giro: condannato a 2 mesi

di Georgia Azzali

29 Ottobre 2022, 03:01

Impossibile dimenticare il periodo di lockdown, quando tutti dovevamo (o avremmo dovuto) starcene barricati in casa. Ma al di là dell'emergenza di quella fase, andarsene in giro, se si è positivi, è ancora proibito. E se si viene intercettati, scatta la denuncia. E' ciò che è capitato nei mesi scorsi a un 30enne parmigiano incappato in un controllo di routine di una pattuglia di carabinieri. Contagiato dal virus, eppure fuori dalle mura di casa, tanto da finire davanti al giudice Alessandro Conti. Che nei giorni scorsi lo ha condannato a 2 mesi d'arresto e al pagamento di un'ammenda. La pena è stata sospesa. Ma se e quando la condanna dovesse diventare definitiva, è comunque un precedente (penale).

Una contravvenzione, ossia un reato minore, ma che vi porta in un'aula di tribunale. L'accusa è infatti quella di aver violato il decreto legge del 16 maggio 2020, poi convertito in legge due mesi dopo.

La storia del 30enne condannato? Non dissimile da altre finite pur sempre con una condanna. Il giovane era stato bloccato dai carabinieri, insieme ad altri amici, non molto distante da casa. Ma ben poco contano i metri, perché avrebbe dovuto rispettare la quarantena non uscendo dall'abitazione. La positività è un dato documentale, sul quale ben poco si può discutere. Tuttavia, il difensore ha comunque voluto spiegare il comportamento del ragazzo: alcuni familiari con cui conviveva erano risultati positivi, ma lui, pur essendosi sottoposto al test, non aveva ancora ricevuto l'esito.

La giustificazione, però, non ha retto, perché comunque ciò che conta è che nel momento in cui era stato avvicinato dai carabinieri la sua positività già risultava. E, d'altra parte, al di là dell'aspetto penale, subito dopo aver effettuato un tampone, se la risposta non è immediata, è vivamente consigliato non avere contatti, proprio perché si potrebbe essere positivi.

Per quanto riguarda le sanzioni penali, non è escluso che possano essere modificate anche nell'immediato futuro, ma al momento la legge del 2020 è viva e vegeta. Non solo. Una sentenza della Corte Costituzionale (la 127 dello scorso maggio), ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale di Reggio Calabria su alcune disposizioni della norma nella parte in cui ha introdotto sanzioni penali nei confronti di chi, risultato positivo al Covid e sottoposto alla quarantena obbligatoria, si allontana da casa. «La quarantena imposta ai malati di Covid-19 - si legge nella sentenza - è una misura restrittiva di carattere generale, introdotta dalla legge per motivi di sanità, che limita la libertà di circolazione e non quella personale». Un provvedimento sanitario che contempla sanzioni penali. Ma del tutto costituzionale.

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