MALATTIE INFETTIVE
«Il morbillo e la varicella sono destinati a scomparire». Icilio Dodi non ha dubbi. Il direttore della Pediatra generale e d'urgenza dell'ospedale Maggiore e infettivologo, parla coi dati alla mano. «Lo scorso anno in tutta la Regione è stato segnalato un solo caso di morbillo - dichiara - e negli ultimi tre anni a Parma non si è verificato nessun nuovo caso». In forte calo anche i malati di varicella, passati dagli oltre seicento del 2019 ai 18 di quest'anno.
Il ruolo della pandemia
«Questo sensibile calo può essere legato soltanto marginalmente alla pandemia e quindi all'utilizzo delle mascherine e ad una ridotta socialità - precisa lo stesso Dodi -. È la copertura vaccinale il fattore fondamentale che ha prodotto questo calo verticale dei casi negli ultimi tre anni».
Parole ribadite da Emanuela Ferraroni, direttore della Pediatria di comunità del distretto di Parma dell'Ausl. «L'uso delle mascherine e il distanziamento - rimarca - hanno ridotto la circolazione dei virus nella popolazione, ma sono soprattutto le vaccinazioni a influire sull'andamento delle malattie infettive».
L'obbligo dal 2017
Dal 2017, con l'entrata in vigore della legge sull'obbligo vaccinale (Lorenzin), le percentuali di bambini vaccinati sono cresciute notevolmente, portando a un forte calo dei nuovi casi di malattia. «Nel 2015 - ricorda Icilio Dodi - in Emilia Romagna la copertura vaccinale per morbillo, parotite, rosolia e varicella era dell'87 per cento in ambito pediatrico, nel 2019 invece abbiamo raggiunto quota 96,5 per cento, ben oltre il 95 (ossia la percentuale da raggiungere per avere una buona copertura vaccinale ndr)».
Il vaccino quadrivalente
Dal 2017 inoltre, viene proposto un vaccino quadrivalente per morbillo, parotite, rosolia e varicella che solitamente viene somministrato entro i due anni di età, con un richiamo a sei anni.
«Questo nuovo vaccino - precisa ancora Dodi - se le coperture continueranno ad essere sui livelli registrati negli ultimi anni, ridurrà ulteriormente i casi di varicella e morbillo, due malattie che in futuro sono destinate a scomparire».
«Nuovi casi rarissimi»
Oggi il morbillo è diventato rarissimo e casi di varicella «sono molto sporadici» ribadisce Dodi. «Con l'introduzione dell'obbligo vaccinale - sottolinea Emanuela Ferraroni - siamo riuscire a recuperare anche altri soggetti che non si erano vaccinati in precedenza, soprattutto tra i bambini».
Tra gli adulti invece la percentuale di vaccinati cala, ma molti di loro in passato hanno contratto la malattia in modo naturale e in quel caso, ovviamente, non è necessaria la vaccinazione.
Le patologie stagionali
Quanto alle patologie stagionali, il caldo e il bel tempo di questo periodo stanno portando benefici. «Abbiamo avuto i primi casi di influenza, sindromi parainfluenzali e adenovirus, soprattutto tra i più piccoli - osserva infine Icilio Dodi - ma il picco lo avremo con l'arrivo del freddo».
Le raccomandazioni
Ora che non c'è più l'obbligo di indossare la mascherina le raccomandazioni rimangono quelle di lavarsi spesso le mani, di curare l'igiene e di non riportare a scuola troppo frettolosamente i bambini malati, lasciandoli a casa per tutto il periodo di convalescenza previsto dal medico.
Luca Molinari
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