Busseto
Aveva avviato, tra le mura di casa, una attività di vendita online, senza averne i titoli ed i requisiti. Per un indiano residente nel territorio di Busseto sono così arrivate sanzioni per oltre 5mila euro oltre all’interruzione immediata dell’attività e al sequestro di tutta la merce.
Ad effettuare l’operazione è stata la polizia locale del distretto di Busseto e Soragna agli ordini dell’ispettore Massimiliano Deleo. Preziose sono state, ancora una volta, le segnalazioni di alcuni cittadini. Segnalazioni che hanno permesso agli agenti della polizia locale di avviare l’attività di indagine e di effettuare un controllo nell’abitazione della persona interessata. Controllo che ha subito permesso di appurare che, in effetti, era stata avviata e si era già concretizzata una attività commerciale vera e propria, online e non solo. In vendita quasi tutti prodotti ed articoli di origine indiana che spaziavano tra abbigliamento, bigiotteria, cosmetici, dolciumi e tanto altro. In particolare il venditore si avvaleva della piattaforma «Tik Tok» ma le verifiche eseguite hanno permesso di appurare che era sprovvisto di qualsiasi titolo autorizzativo.
A quel punto, per lui, sono scattate diverse sanzioni per un totale di oltre 5mila euro. L’attività è stata immediatamente interrotta e la merce tutta sequestrata. Come noto, la polizia locale non effettua solo controlli legati al codice della strada ma, tra i suoi compiti, c’è anche quello di verificare le attività di vendita, il possesso dei titoli autorizzativi, la provenienza e la qualità della merce ed i prezzi. «Come amministrazione esprimiamo soddisfazione per il lavoro svolto – ha commentato il sindaco Stefano Nevicati – una occasione per ricordare come la polizia locale operi in modo molto articolato, sebbene alcune attività siano meno note, occupandosi, nell’ambito delle proprie funzioni, della sicurezza del cittadino e della tutela delle attività produttive oneste a 360 gradi». «In questo ultimo periodo – ha poi spiegato l’ispettore Deleo - stiamo assistendo ad un nuovo fenomeno, ossia la nascita indiscriminata di attività online (spesso abusive) che proliferano grazie anche ai nuovi canali comunicativi offerti dai social network. Tra queste, quelle irregolari non fanno altro che creare una concorrenza sleale danneggiando i commercianti “per bene”; al tempo stesso vengono ingannati i clienti che si trovano ad acquistare prodotti, sicuramente più a buon mercato, ma il più delle volte di dubbia provenienza, di scarsa qualità e posti in commercio senza alcun tipo controllo». Per quanto riguarda la sanzioni «salate», il comandante ha ricordato che «bisogna considerare che ci sono moltissimi commercianti onesti che fanno i salti mortali pur di essere in regola, che pagano regolarmente le tasse e che cercano di rispettare tutte le normative del settore, nonostante i guadagni non siano più così importanti come un tempo. «Noi – ha detto -saremo sempre in prima linea per contrastare questo tipo di attività irregolari e tutelarli; aiutateci anche voi e, nel caso foste a conoscenza di situazioni analoghe, segnalatecelo».
p.p.
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