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IL CASO

Sotto il letto del pusher niente droga, ma un antico violino rubato: condannato a 2 anni e mezzo

Sotto il letto del pusher niente droga, ma un antico violino rubato: condannato a 2 anni e mezzo

di Georgia Azzali

23 Novembre 2022, 03:01

Relegato sotto il letto come un ferro vecchio. Ma ha resistito anche a all'ultimo affronto, quel piccolo tesoro d'arte: un Nicolò Amati del 1675. Cercavano droga, i poliziotti, nell'aprile del 2019, e si sono trovati davanti un violino straordinario. Rubato quattordici anni prima e finito nella casa parmigiana di Stefano Marzano, 50 anni, origini calabresi, precedenti per spaccio e una condanna (in primo grado) a 8 anni e 10 mesi per estorsione con l'aggravante del metodo mafioso nel processo «Camaleonte» sulle infiltrazioni del clan Grande Aracri in Veneto.

«Ma figuratevi, non vale nulla - aveva detto ai poliziotti -. Me l'ha portato il mese scorso mia cognata, che abita a Bogotà e che a sua volta l'ha avuto dalla nonna colombiana che l'ha comprato per due soldi al banco dei pegni». Ma la spiegazione non ha retto, e l'altro ieri Marzano - che da tempo è latitante - è stato condannato per ricettazione a 2 anni e 6 mesi e 1.000 euro di multa dal giudice Nicola Giusteschi Conti. Il pm Antonella Destefano aveva chiesto sei mesi in meno e 400 euro di multa.

Poco credibile la via colombiana, per gli investigatori. E ancora più inverosimile il fatto che quel violino fosse uno strumento da quattro soldi: secondo la quotazione di una casa d'asta internazionale, quel Nicolò Amati vale 40 milioni di yen, circa 300mila euro, ma nessuno stupore che qualche compratore possa arrivare anche a sborsare un milione per acquistarlo. «Ma se avesse saputo di avere un violino di straordinario valore, Marzano non lo avrebbe tenuto certo sotto il letto, rischiando di pregiudicare il legno, e avrebbe cercato di rivenderlo - ha sottolineato Claudia Pezzoni, difensore di Marzano -. E' assolutamente verosimile che lo abbia avuto dalla cognata, come ha raccontato».

In realtà, qualche mossa Marzano l'avrebbe fatta. In casa, infatti, gli investigatori avevano anche trovato il biglietto da visita di un commerciante specializzato di Cremona. E proprio il rivenditore aveva arricchito la storia, perché aveva mostrato ai poliziotti due archetti (uno da violoncello e l'altro da violino), che Marzano gli aveva consegnato alla fine del 2018 dopo averli fatti valutare. Molto più di una casualità, perché nel colpo messo a segno in Giappone nel 2005, oltre al violino, erano stati trafugati anche due archetti, non ritrovati a casa di Marzano durante la perquisizione. Anche questi pezzi preziosi, valutati rispettivamente 4.000 e 100mila euro.

Sparito in Giappone e ricomparso in Italia, il violino ha diffuso ancora le sue note a Parma prima di tornare a Oriente per essere restituito ai proprietari: in Steccata, alla fine di settembre del 2019, alla festa della polizia e sul palco del Regio, affidato alla musicista giapponese Lena Yokoyama, per la realizzazione di un video. Le note di Vivaldi, poi quelle struggenti del Va' pensiero. Melodie eterne. Come quel Nicolò Amati.

Georgia Azzali

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