Il ricordo del campione scomparso
Tra la fine degli anni Novanta e gli inizi Duemila, Davide Rebellin ha corso con la Liquigas e la Gerolsteiner. In entrambe le esperienze suo compagno di squadra è stato Ellis Rastelli, classe 1975, da tempo stabilitosi a Busseto, dove oggi gestisce una gelateria. «Davide era il mio capitano» racconta Rastelli con la voce rotta dall'emozione. «È sempre stato un ragazzo benvoluto da tutti, per i suoi modi gentili: non ricordo una sola volta in cui abbia alzato la voce, nemmeno quando pure sarebbe stato necessario farlo. Anche dopo che ho smesso di correre, nel 2004, abbiamo continuato a sentirci: l'ultima volta sarà stata un paio di anni fa. È una notizia devastante».
Chi ha conosciuto da vicino Rebellin è anche un altro ex ciclista professionista bussetano, Paolo Bossoni. «Il campione gentiluomo: mi piace ricordarlo così, Davide» afferma Bossoni. «Sempre pronto a dispensare consigli ai più giovani, mai una parola fuori posto: impossibile non amarlo». A Rebellin è in qualche modo legato uno dei ricordi più belli della carriera di Bossoni. «Il mio secondo posto ai Campionato italiano a Genova» racconta. Era il 2007. «Andammo in fuga in quattro: nel finale “battezzai” Rebellin, poi sbucò Visconti che si aggiudicò il titolo. Quel giorno Davide arrivò terzo, proprio alle mie spalle. Ora non riesco a credere che non ci sia più».
Vittorio Rotolo
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