Scomparso
Era partito dall’Avis e nell’Avis ha concluso il suo ricchissimo percorso. Florio Ghinelli, medico parmigiano trapiantato a Ferrara, che fu fra i fondatori di Avis Vigatto alla fine degli Sessanta, è scomparso nei giorni scorsi a 78 anni.
Anche se da tempo si era trasferito nella città estense, era rimasto legatissimo a Parma e alla sezione Vigatto dell’Avis se lo ricordano perfettamente: presenza costante anche da lontano e un sorriso inconfondibile che non si dimentica. Ghinelli, che attualmente era direttore sanitario dell’Avis provinciale di Ferrara, aveva fatto parte del nucleo fondatore dell’Avis Vigatto, con sede a Gaione, sotto la guida del direttore sanitario Ferioli, del quale prese il posto a seguito della sua prematura scomparsa.
«Ghinelli, allora giovane medico, credette sin dall’inizio nel valore di creare una sezione Avis nel territorio - ricorda Flavio Mozzani, presidente di Avis Vigatto - Fece da volano al volontariato locale Avis e tantissimi soci hanno seguito le sue tracce. Quante riunioni insieme: ricordo bene lo spirito con cui Florio si spendeva a favore dell’associazione e dei donatori. Sempre competente e mai prevaricatore, ha gestito la sua attività di medico e direttore sanitario Avis con una rara capacità, riuscendo a coniugare la costante dedizione al lavoro alle attività di volontariato». Dagli anni Ottanta a Ferrara, è stato poi primario del reparto di Infettivologia dell’Ospedale Sant’Anna.
«Anche se dispiaciuti della sua assenza, eravamo felici per la sua brillante carriera - continua Mozzani - e lui ha continuato a presenziare ai nostri eventi. Non ha mai dimenticato il suo paese d’origine e gli amici dai quali tornava con piacere. Nel 2018, in occasione del cinquantesimo della fondazione di Avis Vigatto, ha partecipato all’evento ed è stato per lui un tuffo nel passato e nei ricordi. La sua scomparsa lascia la memoria di una presenza su cui era sempre possibile contare e, in molti, il rimpianto di una vera amicizia».
A Ferrara, Ghinelli è stato vicesindaco e assessore al Bilancio. Nel 2013 era stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Anche due donatori di lunga data, Mario Barantani e Mario Giacopinelli, ricordano l'importante ruolo di Ghinelli come direttore sanitario dell'Avis di Vigatto e dell’Avis provinciale. «Purtroppo il nostro centro trasfusionale non aveva l’autosufficienza in sangue, e doveva ricorrere alle provincie di Cremona e Mantova. Ghinelli, con il compianto Giacomo Alinovi di Fontevivo e altri dirigenti, lavorò perché la raccolta sangue venisse fatta dalle associazioni dei donatori, permettendo al centro trasfusionale dell'ospedale Maggiore di dedicarsi ad altri importanti compiti».
Margherita Portelli
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