Monticelli
Monticelli Sanzioni per mancata osservanza del codice della strada regolarmente versate ma i cui pagamenti non risultano agli uffici competenti: capita, purtroppo, ed è quanto occorso a Monticelli ad almeno quattro cittadini che si sono visti recapitare i relativi avvisi. Con totali molto salati.
Tra questi, Luca Ferrari, uno dei volti del programma «Calcio e Calcio» di 12TvParma.
«Il 7 dicembre 2018 avevo preso una multa di 213 euro per eccesso di velocità, rilevata dall’autovelox di San Michele Tiorre. L’ho pagata appena ricevuta. Episodio chiuso? Macché. A distanza di quasi quattro anni, ecco che mi arriva una notifica: vado in posta per il ritiro della raccomandata e qui scopro che si tratta della stessa contravvenzione! Secondo l’Unione Pedemontana parmense, la somma richiesta non era stata versata e dunque l’ammenda ammontava a quel punto a 994 euro. Un salasso. In posta mi dissero di cercare la ricevuta perché altrimenti sarebbero stati dolori».
Ferrari va a casa, rovista tra i documenti e fortunatamente trova la pezza giustificativa. «Tutto bene quel che finisce bene, ma va da sé che ho passato una brutta mattinata, arrovellandomi. Ricordavo di averla pagata, quella multa, ma potevo avere la certezza assoluta? In quattro anni succedono tante cose. E comunque, temevo anche di non ritrovare la ricevuta. Lo sappiamo che vanno conservate, ma a quanti capita di non ritrovare le cose in casa? Ad ogni buon conto, ho chiamato la Polizia municipale dell’Unione: mi è stato detto di mandare una mail con la scansione, e che avrebbero poi provveduto a sanare la mia posizione».
Ferrari, che in Posta ha appreso che avvisi similari sono stati notificati negli stessi giorni ad almeno altri tre cittadini di Monticelli, si dice felice dell’esito ma solleva un dubbio.
«Come mai in quattro anni non ho mai ricevuto un avviso di sollecito? Risalire a un pagamento, cartaceo o con Pos, è più facile se fatto a ridosso del fatto. Dopo un lasso di tempo così ampio, invece, può capitare che non si riesca a dimostrare di avere ragione. E questa è un’ingiustizia».
Dalla centrale di Polizia locale dell’Unione Pedemontana parmense fanno sapere che l’accaduto è dovuto «a un errore dei sistemi informatici che regolano il pagamento delle contravvenzioni. Un tipo di errore piuttosto raro ma che può capitare. Chiunque abbia avuto disagi analoghi, può comunque rivolgersi, munito dell’attestato di pagamento, agli operatori della Polizia locale, che provvederanno a sanare la posizione chiudendola definitivamente».
Già, ma è proprio questo il problema: chi non trova l’attestato, che fa? Rischia di pagare non una, ma quattro volte tanto. «Se non l’avessi ritrovato, mi sarei rivolto a un avvocato», assicura Ferrari. Come sarebbe finita, in questo caso? Temiamo lo spieghi bene l’antica espressione latina: «Dura lex, sed lex».
Monica Rossi
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