Nella zona di via Emilia Est
Cercano le vittime dove è più facile trovarle: intorno ai supermercati, vicino ai negozi di quartiere. Poi, una volta identificato il soggetto buono, iniziano a pedinarlo, lo seguono, cercano di farlo parlare. Infine, quando sono certi che non ci sia nessuno intorno che possa mettersi in mezzo e fare saltare il colpo, scattano. E svaniscono in un lampo grazie ad una macchina a motore acceso che li aspetta a pochi passi.
Che le nostre strade siano sempre più affollate di ladri e truffatori è ormai purtroppo una certezza. Ma sconcerta vedere che stanno crescendo i casi di anziani derubati da chi non ti aspetti: ovvero da ragazze giovanissime.
Uno degli ultimi casi è avvenuto ieri intorno alle 13 nella zona dell'Arco di San Lazzaro ai danni di una ultraottantenne che rientrava dalla spesa all'Esselunga. E che non poteva certo immaginare di essere finita nel mirino di una coppia di ladri.
«Stavo ritornando a casa e sono stata avvicinata da una ragazza - spiega la vittima, comprensibilmente scossa. - Ha attaccato bottone parlando del tempo, poi ha borbottato qualcosa circa il fatto che stava andando a trovare la nonna. Ma io non conoscendola e trovando quell'approccio decisamente strano non ho neppure risposto. E ho proseguito per la mia strada».
Giusta reazione: ma la trappola tanto era pronta per scattare. Fatte poche centinaia di metri, infatti, l'anziana è arrivata alla propria abitazione e si stava apprestando ad aprire il cancello quando, di colpo, ha sentito una presenza alle proprie spalle e sentito un movimento brusco. Mentre un braccio di colpo le si è infilato nella borsa.
«Mi sono girata di scatto e ho visto la stessa ragazza che mi aveva avvicinato poco prima. Mi ha afferrato il portafoglio e ha iniziato a correre. Io le ho gridato dietro ma quella era velocissima e certo non potevo mettermi ad inseguirla. Non ho potuto fare altro che vederla scappare verso la via Emilia e poi salire su una macchina di piccola cilindrata che la aspettava. E' salita al volo e sono sgommati via».
Mentre la vittima, incredula, non ha potuto fare altro che allertare le forze dell'ordine fornendo un identikit di massima della ladra: giovanissima, vestita con una tuta, i capelli portati a coda di cavallo. «Mi rendo conto che non significa nulla, che corrisponde a qualche migliaio di ragazze. Ma mi consolerebbe almeno sapere che qualcuno altro ora, sapendo la mia storia stia più attento. E vedendo una ragazza che gironzola intorno senza motivo, magari pedinando da lontano si insospettisca e magari chieda aiuto. Ma prima e non dopo essere stati derubati».
Luca Pelagatti
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