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ANIMALI MALTRATTATI

Il salvataggio di Cody e Nina, i due cuccioli abbandonati in strada e tra i rifiuti

Il salvataggio di Cody e Nina, i due cuccioli abbandonati in strada e tra i rifiuti

di Mara Varoli

30 Dicembre 2022, 03:01

Due «regali» non graditi o forse due cuccioli non venduti. Cody e Nina sono stati abbandonati come giocattoli che non funzionano più: in pieno inverno, tra un mucchio di rifiuti e in mezzo al nulla.

Pur così piccolo e infreddolito, Cody piangeva disperato in quel bidone rosso del quartiere Montanara. Piangeva nella speranza che qualcuno lo sentisse per uscire da quel sacco nero. Ma il Natale per fortuna ha donato la sua magia e c'è chi gli ha salvato la vita.

Una prima brutta storia di maltrattamento che ha avuto un lieto fine proprio la sera di Natale, grazie al buon cuore di Carlotta: «Erano circa le 17,45 della Vigilia e stavo portando la mia cagnolina Baguette a fare la passeggiata serale - racconta Carlotta, 35 anni e bibliotecaria -. E sulla passerella del quartiere Montanara, nel parco vicino all'asilo, proprio al confine con il torrente Baganza, ho sentito un lamento. Anche la mia bassottina si è allarmata. Subito abbiamo capito che quel pianto proveniva dal cestino rosso dell'immondizia. E infatti all'interno, in un sacco nero, c'era un cucciolo. Non credevo ai miei occhi: l'ho tirato fuori dal bidone e l'ho preso in braccio. Poi l'ho portato al caldo. E gli ho dato la pappa». Carlotta ha subito chiesto aiuto alle associazioni Equilibranco e all'Oipa, grazie ad Alessandra di Husse, una ditta che produce cibo per animali: «Sì, mi hanno aiutato tanto e ora stanno cercando casa per Cody: così l'ho chiamato - continua Carlotta -. L'ho portato dal veterinario, che mi ha confermato che Cody è un cucciolo di pitbull di due mesi e mezzo. Purtroppo io non ho un appartamento grande per ospitare due cani e questo mi dispiace molto. Ma è meglio che Cody trovi una nuova famiglia che lo protegga: Equilibranco e Oipa stanno lavorando tanto a riguardo». Sull'abbandono è stata fatta una denuncia contro ignoti. E le guardie dell'Oipa insieme alla polizia locale stanno facendo delle ricerche, grazie anche alle telecamere che si trovano in zona. E chissà se si riuscirà a trovare il colpevole? A rintracciare chi senza scrupoli ha buttato un cucciolo tra i rifiuti, al freddo e senza l'amore della sua mamma. E chissà se la persona, se così si può definire, che ha gettato in quel bidone rosso Cody è la stessa che ha abbandonato a morte certa un altro cucciolo a Coloreto? «Stavo rientrando a casa - spiega Martina, 36 anni e imprenditrice immobiliare -. E nel buio totale, in quella strada di campagna così stretta ho visto che sul ciglio qualcosa si muoveva. Così ho fermato la macchina: ero incredula, quel fagottino che correva da una parte all'altra era un cane. Difficile pensare che fosse scappata, perché lì intorno di abitazioni non ce ne sono. E la cucciola era in stato confusionale: da una parte aveva il pericolo della strada e dall'altra un canale con l'acqua profonda. Così le ho detto "Ehi, ciao" e lei mi è volata addosso». Anche Martina come Carlotta ha subito portato al sicuro la cucciola: «L'ho portata a casa e l'ho messa in una cuccia al caldo con cibo e acqua, lontano dai miei 4 cani - prosegue Martina -. Era troppo spaventata e tremava tutta. Mi sono subito messa alla ricerca su facebook per vedere se qualcuno l'aveva persa, ma niente. Così l'indomani ho chiamato la presidente dell'Oipa Moira Balbi per farmi aiutare a trovare una famiglia per la piccola Nina. Poi, l'ho portata dal veterinario che mi ha detto che è una cucciola di circa due mesi. Subito sembrava un beagle poi però abbiamo capito che poteva essere un pitbull magari di razza non purissima. E guarda caso due giorni prima ne era stato trovato un altro di cuccioli. Ora Nina dovrà fare la quarantena. Purtroppo anche lei come Cody non ha il microchip e quindi sarà difficile risalire ai proprietari». Il vicesindaco Lorenzo Lavagetto ringrazia i cittadini «che hanno salvato i due cuccioli. Ed esprimo tutto il mio sdegno verso episodi così crudeli - conclude il delegato del Comune al Benessere animale -. Ricordiamoci che l'abbandono è un reato. Parma è dotata di strutture che rappresentano una soluzione per chi è impossibilitato a tenere un animale e non manchiamo di fare opera di prevenzione nei confronti di abbandoni proprio per evitare questi comportamenti incivili e inaccettabili. La speranza è che le indagini portino ad identificare il colpevole e o i colpevoli».

Mara Varoli

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