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Sanremo

I brani del Festival in anteprima, Mauro Coruzzi: Giorgia ha la frase più bella. Oxa inarrivabile

Brani in anteprima, Mauro Coruzzi: Giorgia ha la frase più bella. Oxa inarrivabile

di Mauro Coruzzi

17 Gennaio 2023, 03:01

Ieri pre-ascolto per la stampa specializzata (tra cui il nostro Mauro Coruzzi) dei 28 brani in gara all'imminente Sanremo. «C'è l'amore in tutte le sfumature», ha detto Amadeus. Tra esordienti, certezze e titoli «riciclati», ecco l'analisi di Mauro Coruzzi.

Sentite ieri, recensite oggi: c’è del nuovo nell’aria di Sanremo? Se avete 3 minuti, ecco cosa mi dicono i «padiglioni auricolari» dopo il primo e per ora unico ascolto.

Gianluca Grignani «Quando ti manca il fiato» Passati i 50 (anni) ributtarsi nella mischia gli fa bene. C’è un vago sentore di «una storia tra le dita», ma dura un attimo, merita attenzione VALE LA PENA CHE CI SIA e il fiato c’è!

Colapesce Dimartino «Splash»Altissime aspettative, non deluse, ma ridimensionate: partono come se fosse la Vanoni (la collaborazione deve aver lasciato un segno…) poi diventano come in pandemia Musica Leggerissima NON ALTISSIMA MA PURISSIMA? Si, è non è acqua…

Articolo 31 «Un bel viaggio» Romanticone, J-AX rivela la sua natura sorprende e spiazza: maturo, anche se lo vorresti eternamente giovane, il suo socio ritrovato DJ JAD gli dà l’endorsement per questa bella sorpresa. UNO DEI MIGLIORI

Gianmaria «Mostro» Il Biondino scapigliato di X Factor canta un po' in corsivo come va ora: se l’è scritta e cantata, un filetto prevedibile nel suo modo alla moda, ma un pubblico c’è, pronto per l’uso… IN LINEA COI TEMPI

Mr Rain «Supereroi» Melodico come pochi altri, suggerisce l’idea che non è l’epoca nella quale viviamo a contare ma più come l’affrontiamo, la sorpresa non è soppressa e nemmeno soppressa…ta! LENITIVA, OMEOPATICA

Rosa Chemical «Made in Italy» E via di zum pa pa zum: con l’ombra (o forse lo spettro?) di Achille Lauro nei dintorni, un martello con toni da tarantella ma anche un po’ tarantolata/o (questione di definizione di genere…) BUONISSIMA COME DOPOCENA -DIGESTIVO

Giorgia «Parole dette male» La frase più bella nel testo di tutte ce l’ha lei. «Parole dette male, parole maledette», poi c’è tutto il resto, il talento che non sfuma ed è come lucidare l’argenteria, quando ce l’hai SUPERLATIVA ERA ED È!

Lda «Se poi domani» Non è il figlio di Gigi d’Alessio, semmai è il padre: dovizia nel canto, cura nel ricciolo melodico, all’insegna del «tutto si rigenera» sembra quasi d’una altra epoca… Lda: LODE DELICATA AMOROSA

Lazza «Cenere» Il dominatore delle hit spara un petardo dai mille effetti speciali: mi chiedo come e cosa potrà fare l’orchestra, in mezzo sopra o di fianco a ‘sto reuccio del vocoder che avanza… BATTI IL TEMPO, TANTO IL TEMPO NON TI SBATTE

Ariete «Mare di guai» Non ci si è ficcata la ragazza, anzi, ne sembra uscita fuori: in piena fioritura del mondo Lgbtq canta «strascinata» come quasi tuttia la Generazione Zeta… CE LA FARÀ, SE NON SE LA FA…

Sethu «Cause perse»
Ritmo da coronariche in subbuglio (polmone lasciamolo lì, finche c’è…) non sa né di mazzo né di lazzo (quello dei cow-boy) attira, ti prende e poi …sì, infatti, e poi? DOVE SI BALLA?

Tananai «Tango» È lui o non è lui? Comunque un altro, da quello dello scorso anno, anche qui la regola è passare da incendiario a pompiere (e non ci sono accise per rifornirsi alla pompa…). Frase memorabile «…sotto la scritta al neon di un Sexy Shop». TANANAI E NON TANANAI MA ‘ANDÒ VAI?

Levante «Vivo» Lo saprà che il titolo è uguale a quello di un super classico di Renato Zero: bene, scordatevelo, non c’è manco mezza somiglianza oltre a quella… E poi, di Levante o di Ponente, l’importante è esserci …di frequente. IL BELLO CHE È DIFFICILE DA CONSIDERARE TALE SOLO PERCHÉ È DIVERSO…

Leo Gassmann «Terzo cuore» Figlio di, nipote di… e basta con ‘ste parentele! Meno tristanzuolo del debutto, batte meno lento il tempo, non è ieri ma non è nemmeno domani, con tutto il rispetto per chi si porta un carico da 90 come il suo NON SOLO BOCCOLI (E NON SONO LE SORELLE BENEDICTA E BRIGITTA)

Modà «Lasciami» Ad un Festival sono arrivati secondi, il Kekko Silvestre ha la voce che spacca e la frase «Ho bevuto il tuo bacio» fa un po’ impressione, per dire, attenti ai frequenti scambi di fluidi CON O SENZA LA MASCHERINA?

Marco Mengoni «Due vite» «Siamo soli in tutto l’universo», e aggiunge «Che giri fanno due vite»… Canta e bene il già vincitore festivaliero di una decina d’anni fa ma siamo oltre «L’essenziale» e il volo del brano, altissimo come la voce, è un filo… TURBOLENTO o TURBO-LENZA?

Shari «Egoista» Fosse come l’urlo dello spot dell’omonimo profumo, si potrebbe anche capire, ma un canto strozzato dal dolore (o dal non gliela fa?). Da segnalare la raffinata frase «‘sta birra che sa di te». LUPPOLO O LUPPOLI?

Paola & Chiara «Furore»

Le bentornate ora signore un tempo signorine, hanno ben 11 autori in tutto per una canzone sola: complimenti (sarà una cooperativa?), battono il ritmo come «Vamos a Bailar». VAMOS VAMOS A DAR…

Cugini di Campagna «Lettera 22» Scritta dai Rappresentanti di Lista, altro che la vecchia Olivetti… Ben ricordiamo lo scorso anno quando gli autori, sul palco ululavano «Con le mani, con i piedi, ciao ciao». Ecco proprio così CIAO CIAO

Olly «Polvere» Anche in questo caso titolo da vintage (Enrico Ruggeri, superba canzone) ma ci sta tutto: ci scommetterei che qualcosa farà, di buono, non c’è traccia di chi abbia «spolverato» UN POLVERONE DA NON SOLLEVARE

Ultimo «Alba» No, non vale dall’alba fino al tramonto: il ragazzotto la sa lunga e la fa bene, somiglia a qualcosa d’altro di suo, ma sa come si fa a mettere insieme i pezzi («di una canzone»). BEATI GLI ULTIMI

Madame «Il bene nel male» Anche se il titolo non è quello di pria, come pria si capisse una mezza parola di quello che dice … Ma la no-vax dell’ultima ora (anche se nel precedente Festival il vaccino se l’era fatto) è unica, e quindi MADAME S'IL VOUS PLAÎT

Will «Stupido» Rimedi che incendiano il cuore è un bel dire e anche un bel sentire: azzardare con le probabilità di riuscita sarebbe troppo, almeno per chi non gioca al Fantasanremo. STUPÌDO ? NO, OLLIO !!!

Mara Sattei «Duemila minuti» Non se si auto-candida a diventare musica da spot per una compagnia telefonica, ma la ragazza, oltre a cambiare nome (da Sara Mattei all’attuale) cambia anche genere. CAMBIA-MENTO? NON NE HA BISOGNO

Colla Zio «Non mi va» L’unico gruppo, insieme ai Cugini… Bah… anche una riedizione dei già imitati e imitabili Pinguini Tattici Nucleari … Tien su la bandiera e va già bene così GIOVANI SIAMO GIOVANI (per ora)

Coma_Cose «L’addio» Terzo caso di titolo prioritariamente altrui (Giuni Russo, Dio l’abbia in gloria eterna come l’autore, Franco Battiato) ma i due sposini con l’aria da freak lasciano il segno, perché uno stile ce l’hanno. ARRIVEDERCI, QUESTO NON È UN ADDIO

Elodie «DUE» Uno due tre… alza! Tanto è andata di brutto che stavolta Elodie fa mancare il terzo, come si conviene quando la coppia resta tale, se no far «cinquina» diventa un gioco, una tombola. BRISCOLA NO?

Anna Oxa «Sali» Ci s’inchini di fronte ad una divinità che per quanto tale, è terrena: la Signora torna tra noi con ben una dozzina abbondante di Festival alle spalle: sale e scende con una voce che non è di queste parti, non è resuscitata, non è mai trapassata… SUBLIME, FUORI DAL CORO, INARRIVABILE

Mauro Coruzzi

© Riproduzione riservata

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