Scuola
Aumentano gli iscritti agli istituti tecnici e nei licei linguistici e delle scienze umane. I numeri delle domande per l'anno scolastico 2023-24 pur essendo provvisori, in quanto mancano all'appello le richieste cartacee per chi non è riuscito a seguire la procedura online, rispecchiano i risultati nazionali e regionali.
I numeri
Nella nostra provincia gli iscritti alle scuole statali primarie, medie e superiori per il prossimo anno scolastico sono 11.005. Secondo l'Ufficio scolastico provinciale alle superiori si sono iscritti 4.173 studenti, mentre l'anno scorso erano 4.256: quindi un calo di meno 83 alunni. Alle medie si sono iscritti 3.546 studenti, di cui 1.498 nel comune di Parma e 2.048 in provincia: l'anno scorso erano invece in totale 3.644, per cui anche qui un calo di meno 2,7%. Alle elementari gli iscritti sono 3.286, l'anno scorso erano 3.401: un calo di meno 3,4%.
Ma vediamo cosa è accaduto per i singoli indirizzi delle superiori. Su 4.173 iscritti, ben 2.131 hanno scelto un liceo, per cui il 51,1%, ben al di sopra dei dati regionali, dove la percentuale dei nuovi studenti è 47,9%. All'istituto tecnico si sono iscritti in 1.570: anche qui il dato di 37,6% è al di sopra della media regionale, che è 35,5%. Ai professionali sono 472 per cui l'11,3% e qui siamo al di sotto della media regionale che è 15,6%. Ma pur essendo un dato inferiore a quello che accade in Emilia Romagna, gli iscritti ai nostri professionali sono stabili e quindi si è fermato il trend negativo degli ultimi anni. Con il 37,6% l'istituto tecnico ha invece ottenuto un aumento e l'indirizzo preferito è quello economico e cioè più 0,5%, a differenza dell'indirizzo industriale che invece ha subito un meno 0,5%. E ai licei? In calo lo scientifico e le scienze applicate che registrano un meno 0,9%. Salgono il linguistico e le scienze umane: più 1,2%. Rimangono stabili i licei artistico e classico.
I tecnici
Da questo primo esame, è il boom di iscritti all'istituto tecnico: «Sono molto contento - ammette il preside del Melloni Giovanni Fasan -. Abbiamo avuto un aumento del 15% rispetto allo scorso anno, che conferma il trend nazionale. Un trend in salita. L'istituto tecnico dimostra di essere una scuola che prepara bene al mondo del lavoro ma anche per l'università. Al Melloni abbiamo una media del 64% di studenti che dopo il diploma si iscrivono all'università, così come già evidenziato da Eduscopio. Senza dimenticare i tanti progetti di alternanza, grazie ai quali si acquisiscono competenze trasversali per accedere al mondo del lavoro». Numeri che soddisfano anche il preside dell'Itis da Vinci Giorgio Piva: «L'esito delle iscrizioni è in linea con gli anni precedenti al covid, per cui rimaniamo un colosso: una scuola che compreso il serale supera i 2000 studenti. E anche se a livello nazionale i tecnici tecnologici sarebbero calati, noi confermiamo le iscrizioni degli anni passati: l'offerta che noi diamo risponde alle esigenze del territorio».
I licei
«All'Ulivi le iscrizioni sono andate bene - interviene il preside Giovanni Brunazzi -: abbiamo avuto 260 domande pari a 9 classi e quindi una in più rispetto alle quinte in uscita. Confermo che all'indirizzo scientifico c'è stato un calo, ma dal momento che già l'anno scorso ho dovuto organizzare 14 prime sarebbe stato un problema reperire gli spazi per un aumento ulteriore. Per cui, siamo soddisfatti in quanto siamo riusciti a contenere il fabbisogno di aule che quest'anno ha condizionato tutte le scuole». Anche la preside del Marconi Gloria Cattani è soddisfatta di questa inversione di tendenza: «Anche a Parma le iscrizioni ai licei sono calate: al Marconi le prime proiezioni parlano di 380 iscritti. Forse l'interesse delle famiglie si sta spostando verso i tecnici e i professionali e questo ci fa piacere perché purtroppo è capitato spesso di rivedere delle scelte. Ricordiamoci che un liceo prepara soprattutto all'università e presuppone una forte propensione allo studio». E al Romagnosi? «Per ora sono 132 iscritti al classico e 115 al linguistico, dove sono quasi raddoppiati - risponde il preside Pierpaolo Eramo -, per cui sono molto contento, anche perché ho sempre interpretato il Romagnosi come una scuola delle lingue e delle culture antiche e contemporanee. E questo aumento di iscrizioni è un attestato di riconoscimento della qualità della scuola». Aumento di iscrizioni anche al liceo delle Scienze umane Sanvitale: «Abbiamo 320 iscritti, un più 10% - dice il preside Andrea Grossi -. Abbiamo fatto uno sforzo per rendere più chiara la fisionomia degli indirizzi e questo è stato percepito dalle famiglie. Per i ragazzi di oggi trovare un ambiente, come il nostro, che ti accompagna è molto importante».
I professionali
«Sono 10 anni che i professionali diminuiscono in tutt'Italia - sottolinea il preside dell'Ipsia Federico Ferrari -. Ora abbiamo 110 iscritti come l'anno scorso in questa fase telematica, ma ci sono altre famiglie con la domanda cartacea per cui chiuderemo con 130 iscritti. Si sa che a settembre raddoppieranno, perché nonostante le informazioni c'è sempre chi arriva tardi. Il paradosso è che un certo tipo di utenza che si dovrebbe rivolgere alla nostra scuola non lo fa per motivi vari, dimenticando che in una realtà territoriale come la nostra alla fine del percorso professionale hanno già offerte di lavoro. L'Ipsia è una scuola che funziona ma purtroppo le famiglie sono un po' restie. Non nego che in certe classi prime ci siano dei problemi di scolarizzazione, ma è un problema che riguarda più o meno tutte le scuole».
Mara Varoli
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