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Storia di Francesco Bonvini, studente-giocatore da Parma a New York: «Il mio sogno a stelle e strisce»

Storia di Francesco Bonvini, studente-giocatore da Parma a New York: «Il mio sogno a stelle e strisce»

di Matteo Desimoni

08 Febbraio 2023, 03:01

I primi lanci alla scuola Newton di San Lazzaro, le prime valide ufficiali sul campetto di via Budellungo, con la casacca dello Junior Parma, poi il passaggio a San Pancrazio, dove con la divisa della Farma Crocetta è arrivato fino in serie A, trampolino di lancio per il volo verso la “Grande Mela”. Francesco Bonvini, classe 2000, dal settembre 2021, gioca a baseball e studia allo Junior College di Kingsbourough a Brooklyn, nella zona sud di New York, dove a giugno conseguirà la laurea in Scienze motorie. Se sta vivendo il suo sogno americano, lo deve anche alla IABF (Italian American Baseball Fundation), l’associazione fondata da Roberto Angotti, che sostiene i giocatori di baseball di origine italiana nel tentativo di sfondare verso il baseball professionistico.

Qualche difficoltà all’inizio, dovuta anche alla situazione Covid, ma Francesco non ha tardato molto ad ambientarsi: «Essere italiano negli Usa ti dà qualcosa in più, in particolare a New York: almeno la metà delle persone che ho conosciuto ha un parente nato in Italia». Il fascino della “Grande mela” ha rapito anche lui: «La sua bellezza è la diversità di culture che si fondono tra loro. Ogni quartiere ha il proprio background, con la propria cultura rappresentata dai ristoranti e negozi delle varie etnie». Ma che non è a New York per turismo, e che anche gli italiani sanno giocare a baseball e pure bene, Francesco lo ha dimostrato sul campo, dove insieme ai suoi compagni ha vinto il campionato dei College dello stato di New York, risultando il lanciatore vincente della finale, vinta per 10-0 contro il Bronx College, nella quale ha concesso una sola valida. Prestazione che gli è valsa il premio di Mvp Cunyac, (City University of New York Atletic Championship) e successivamente la firma con CSI, college di Staten Island, dove entrerà il prossimo anno. «Sono molto contento perché hanno un programma molto valido e compete in una Lega molto forte, dalla quale vengono scelti molti ragazzi per il “draft”, per firmare per club professionistici».

Per il momento però la concentrazione è fissa sull’attualità: «Fra tre settimane inizieremo un campionato di cinquanta partite che durerà fino a giugno» racconta. «Quest’anno Il livello sarà più alto: gran parte delle squadre sarà tranquillamente equiparabile ad una serie A italiana». Ma il sogno è quello di «continuare ad essere notato, per poter un giorno firmare da professionista, anche prima del termine dei due anni a CSI. E’ il viaggio che sto sognando fin da bambino, quando ho iniziato con lo Junior Parma». Grazie anche a mamma Maria Chiara, che si è innamorata del baseball da bambina, quando suo padre, grande appassionato, la accompagnava a vedere le partite in viale Piacenza e poi ha spinto verso il baseball lui e i suoi cinque fratelli, Emanuel, Elisa, Giovanni, Anna e Nicola, che da Parma fanno il tifo per lui.

Matteo Desimoni

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