POLITICA
Parma sceglie Elly Schlein, mentre nel resto della provincia è Stefano Bonaccini a raccogliere più consensi, a parte in alcuni paesi come Felino, Fornovo e Montechiarugolo. Se i risultati ufficiosi di ieri sera saranno confermati (alle 22 mancavano alcuni comuni), Schlein dovrebbe essere in vantaggio, per un paio di voti, anche a Medesano. Questa è la prima istantanea scattata al termine delle primarie che, almeno per il momento, consegnano la vittoria alla outsider sostenuta dalla nomenklatura Pd. Bonaccini, nel Parmense, può contare su alcune roccaforti, tipo la montagna Ovest, mentre la Pedemontana non è più così granitica: nonostante il supporto di sindaci e amministratori, in un paio di casi è stato sorpassato dalla sfidante.
In città il dato è netto: gli elettori di centrosinistra hanno scelto il cambiamento rappresentato da Elly Schlein. In tanti, ieri alle urne, sognavano «un segretario nazionale donna». E pensare che il voto nei circoli era finto 50 a 30 per Bonaccini.
In attesa dei dati ufficiali, i numeri dimostrano che in tutti i quartieri di Parma hanno preferito Schlein a Bonaccini. Sia in quelli in cui era appoggiata dai suoi sostenitori - al Pablo dove c'è l'assessore Caterina Bonetti e al Molinetto dove c'è l'assessore Francesco De Vanna, il primo in città a schierarsi al suo fianco - che in quelli dove giocava «fuori casa». Nella tarda serata, mentre lo spoglio andava avanti, anche a Milano, Roma, Bologna e Torino Schlein era in vantaggio.
Al di là del vincitore, nel Pd tirano un sospiro di sollievo, perché in una giornata strapazzata dal maltempo - in montagna è anche nevicato - i votanti sono stati 9.924, contro i 12.913 del marzo 2019, quando vinse Nicola Zingaretti. Ora inizia un'altra storia.
Pierluigi Dallapina
Inutile negarlo: gli organizzatori temevano un flop. Il maltempo non ha aiutato, ma a fine giornata è arrivato il sospiro di sollievo: le primarie sono andate meglio del previsto. «Queste primarie potevano essere un flop. Ma di fronte a questo rischio, il popolo del centrosinistra ha reagito positivamente. Negare i timori della vigilia sarebbe da ipocriti, ma la reazione delle persone ci ha incoraggiato». Antonio Liaci, un veterano della politica, alle 18 è nel circolo Pd del Parma centro, in via degli Ospizi Civili e inizia a fare il bilancio della giornata. «Alle 12.30 sono sceso per invitare la gente che era in fila in strada ad aspettare. Ci sarà stata una sessantina di persone. La coda è stata smaltita verso le 13.30». Ieri sera, anche con il buio, c'era chi saliva le scale del palazzo storico per andare al seggio.
Nonostante una pioggia gelida e un vento tagliente, a metà pomeriggio non si fermava il viavai di elettori in via Ugoleto, in uno dei seggi più popolosi, quello che raccoglie il Lubiana e il San Lazzaro: alle 17.10 le persone in fila erano una quindicina. «Di questi tempi la pioggia fa bene a tutto, anche alla politica», scherza Manuel Marsico, consigliere comunale impegnato al seggio insieme ai colleghi Franco Torreggiani e al capogruppo Pd Sandro Maria Campanini. «Gli elettori non mancano, segno che la gente ha fiducia nel Pd». La maggior parte degli elettori ha i capelli bianchi, ma non mancano i trentenni e i quarantenni.
Il popolo delle primarie, oltre a credere nel Pd, è anche generoso. «In tanti - confessa Marsico - hanno dato 20, 10 o 5 euro al posto dei canonici 2 euro chiesti per votare». E poi c'è chi si è letto le mozioni Schlein e Bonaccini prima di votare. «Un elettore - rivela Gabriella Corsaro dal seggio in Oltretorrente - si è letto la sintesi di entrambe le mozioni e poi ha votato».
Ma gli elettori cosa pensano? «Siamo qui per riprenderci in mano il nostro futuro. Questa destra non mi piace, mi fa paura», confessa Mauro Allegri, sostenitore di Elly Schlein, dal seggio del Bizzozero. «Sono di sinistra e non posso accettare un governo di destra, incapace e costretto a continue retromarce», taglia corto Gaspare Caramazza, supporter di Bonaccini. Rincara la dose Paola Saba: «A una donna premier di destra avrei preferito qualsiasi uomo di sinistra». Fabio Ghirardi, suo marito, rivela: «Ho scelto Schlein, ho scelto il cambiamento». A quanto pare nel Pd è in maggioranza.
P.Dall.
Come promesso, verso le 10.30 si è presentato in via Costituente, al circolo Pd dell'Oltretorrente, per votare alle primarie. Nel giorno del ballottaggio tra Bonaccini e Schlein il sindaco Michele Guerra vota, ma non si sbilancia. A distanza di qualche giorno dalle primarie aveva rivelato la sua scelta, «voterò Bonaccini», mentre ieri non ha rivelato la sua preferenza. La sua presenza al seggio è comunque una chiara scelta di campo a favore di quel centrosinistra che a fine giugno ha reso possibile la sua elezione.
«Ho votato convintamente alle primarie per il segretario del Pd perché sono un passaggio politico importante per tutti coloro che si riconoscono nei valori del centrosinistra e per chi opera in questo campo».
Civico e senza tessera di partito, Guerra conferma la sua vicinanza sempre più stretta al mondo «dem». Il sindaco poi promuove le primarie nella speranza che «rafforzino la prospettiva di una rinnovata responsabilità politica di cui la nostra società ha molto bisogno e ringrazio le molte persone che hanno dedicato la loro giornata a questo momento di democrazia». Insomma, il sindaco non si schiera. A Bologna è andata diversamente: il suo collega Matteo Lepore si è speso per Schlein, scatenando polemiche.
P.Dall.
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata