Il giallo
E' allarme bocconi avvelenati al Parco Ducale, anche se ieri in tutta l'area non s'è visto nessun cartello di «avviso pericolo».
C'è comunque un'ordinanza firmata dal sindaco, che risale a mercoledì 8 marzo - dopo il ritrovamento di un airone morto nei pressi del laghetto per sospetto avvelenamento - in cui si raccomanda di tenere al guinzaglio i propri cani e se possibile anche con la museruola. Una misura preventiva in attesa di conoscere i risultati delle analisi effettuate sulla carcassa dell'animale, che è stato portato all’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna per la conferma della diagnosi per sospetto avvelenamento. E i risultati dovrebbero arrivare tra 10 giorni. E' anche vero, come suggeriscono in tanti, che l'airone potrebbe aver ingerito un boccone avvelenato non al Parco Ducale ma in un'altra zona e poi essere andato a morire vicino al laghetto del Giardino pubblico. Altra possibilità, che sia addirittura morto per malattia. Il punto è che pare che sia stata trovata morta anche un'anatra e se fosse vero i timori aumentano.
L'allarme è comunque scattato e la notizia del ritrovamento ha preoccupato non poco le associazioni animaliste e i proprietari di quei cani che abitualmente passeggiano al Parco Ducale, anche perché nonostante l'ordinanza firmata il giorno prima, ieri nell'area del Parco non c'era nessun cartello per avvertire dei rischi, anche se dal Comune assicurano che «la segnaletica era stata messa ma qualcuno l'ha rimossa».
Un pericolo, quello delle esche, non solo per il miglior amico dell'uomo, ma anche per i tanti uccelli e per gli storici abitanti del laghetto, che da almeno due anni sembra siano orfani della volontaria che ogni giorno li accudiva. E la domanda è: chi pensa ora alla loro alimentazione? Anche questo è un problema perché il laghetto e non solo è spesso pieno di immondizia per cui gli animali possono ammalarsi, cibandosi di plastica e rifiuti. Insomma, il Parco Ducale soffre tanto.
Ma veniamo all'ordinanza. Si parte dalla «necessità di impedire il proliferare del fenomeno dell’uccisione di animali, per ingestione di sostanze tossiche abbandonate volontariamente nell’ambiente, mediante l’utilizzo di esche o bocconi avvelenati - è scritto nell'ordinanza -; considerato che la presenza di veleni e sostanze tossiche abbandonati nell’ambiente rappresenta un serio rischio per la popolazione umana, in particolare per i bambini, ed è anche causa di contaminazione ambientale; tenuto conto che la presenza di veleni e sostanze tossiche abbandonati nell’ambiente è causa di danni al patrimonio faunistico». Per cui con la firma del sindaco Michele Guerra si ordina che nella zona circostante il laghetto del Parco Ducale, sino al cessato allarme, «siano rispettate le norme già in vigore relative all’obbligo di tenere i cani al guinzaglio, suggerendo che siano muniti anche di museruola, al fine di evitare l’ingestione casuale di bocconi; ai cani e ai gatti sia impedito di uscire liberamente dalle abitazioni e di vagare nel territorio; chiunque rinvenga un animale morto o materiale che si sospetti possa essere un veicolo di sostanze tossiche o nocive (compresi vetri, plastiche, metalli o materiali esplodenti) eviti il contatto diretto e segnali il ritrovamento al corpo di polizia locale (0521-218000), attendendo fino al recupero della carcassa o del materiale sospetto». E continua l'ordinanza: «Il Comune provvederà, secondo la direttiva regionale, alla collocazione immediata di appositi cartelli di allerta, realizzati in materiale tale resistere alle condizioni meteoclimatiche per un periodo di almeno 120 giorni; al corpo di polizia locale del Comune di Parma di provvedere all’organizzazione della bonifica sanitaria dei luoghi interessati mediante apposita attività perlustrativa e di relazionare in merito al servizio veterinario dell’Ausl di Parma; di provvedere ad esperire un’indagine in collaborazione con le altre autorità competenti e ad intensificare i controlli al fine di prevenire e reprimere gli eventuali comportamenti illeciti sopra descritti». Si avverte «che il presente provvedimento avrà efficacia per 120 giorni; che il servizio veterinario dell’Ausl di Parma avrà il compito di effettuare un sopralluogo per verificare la corretta applicazione del presente provvedimento».
Un'ordinanza che però deve ancora essere conosciuta dai frequentatori del Parco Ducale: «Non sapevo di questo pericolo - ha detto Filippo, 30 anni - e non ho visto nessuna segnaletica. Comunque non perdo mai di vista il mio cane». «Anch'io non sono a conoscenza dei bocconi avvelenati e non ho visto nessun cartello - ha sottolineato Gaetano, 73 anni -. Quando ho un po' di pane vecchio vengo qua per darlo agli uccellini piuttosto che metterlo nell'immondizia».
Mara Varoli
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