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Fontevivo

Polo logistico «bocciato»: chiesto un risarcimento da 65 milioni

Polo logistico «bocciato»: chiesto un risarcimento da 65 milioni

14 Marzo 2023, 03:01

Polo logistico «bocciato»: l'azienda che avrebbe dovuto realizzarlo chiede un maxi risarcimento da più di 65 milioni di euro a chi ha detto «no» alla struttura che avrebbe voluto realizzare a Case Rosi, vale a dire al Comune di Fontevivo e alla Provincia di Parma.

La Techbau spa - società che avrebbe dovuto realizzare il complesso logistico per conto di una grossa azienda di commercio online - ha infatti presentato recentemente ricorso al Tar contro la delibera del consiglio comunale di Fontevivo e la conseguente decisione conclusiva della Provincia di non autorizzare la realizzazione della grande struttura.

A metà febbraio l'azienda proponente ha poi effettuato un ricorso per motivi aggiunti con il quale fornisce nuovi elementi contro la decisione di negare l'autorizzazione a costruire e soprattutto chiede un mega risarcimento quantificato appunto in più di 65 milioni di euro. Tra i motivi che giustificherebbero una cifra così alta, oltre alle spese sostenute finora per progettare e preparare la realizzazione dell'opera, anche il mancato utile e il danno d'immagine subito dall'azienda.

Stando al ricorso, dunque, sarebbe dimostrabile l'illegittimità della delibera del consiglio comunale fontevivese che si era espresso dopo aver acquisito la relazione conclusiva della Conferenza dei servizi e al quali si era aggiunto il parere definitivo, puramente tecnico, sempre negativo, della Provincia. L'ente di piazzale della Pace ha avuto un ruolo di verifica tecnica della compatibilità della richiesta con gli strumenti di pianificazione provinciale, giudicando appunto il progetto non conforme in seguito al parere del Comune. La decisione del consiglio comunale fontevivese, invece, era arrivata dopo il «no» dei tecnici comunali che, in sostanza, hanno ritenuto non conforme la richiesta presentata con quello che era previsto dal piano urbanistico comunale per quell'area.

«Siamo stati già seguiti da un pool di avvocati in quello che, per un piccolo Comune come il nostro, era un progetto molto impegnativo - ha affermato ieri il primo cittadino di Fontevivo, Tommaso Fiazza che precisa come Fontevivo non voglia opporsi a chi vuole investire sul territorio, purché appunto abbia un progetto compatibile con i parametri previsti dal piano urbanistico - e che quindi ora ci assisteranno per portare le nostre ragioni davanti al Tribunale amministrativo. Siamo fiduciosi che tutto si risolva a nostro favore in quando crediamo di aver operato in modo corretto e legittimo», afferma.

Ed è di questi giorni anche la notizia della volontà dei proprietari dei terreni sui quali si sarebbe dovuto realizzare la struttura di fare a loro volta ricorso contro la decisione di bocciare il progetto.

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