Concorso
Ha aspettato di compiere gli anni, lo scorso novembre, per imbucare nella cassetta delle lettere di Baganzola il suo racconto «Personne à la fenêtre». Destinatario di una busta, piena di fanciulla speranza, il Campiello giovani e la sua giuria di ex vincitori, giornalisti e lettori delle case editrici.
Elena Mora, allo scoccare dei 15 anni, necessari da regolamento, con la sua fantasia e la sua penna felice, ha scritto un’avventura parigina che si muove sullo sfondo della Seconda Guerra mondiale. 206 in tutto i racconti arrivati al Campiello per la sua 28esima edizione dalle giovani penne italiane, dai 15 ai 22 anni e, come vuole la collaborazione con il ministero degli Affari esteri, anche da residenti fuori dai confini nazionali. Elena è arrivata in scioltezza in semifinale conquistando anche il titolo di scrittrice più giovane (coetaneo solo un altro candidato pugliese). A Venezia la giuria del concorso l’ha inclusa tra i 25 scrittori selezionati che si contendono i cinque posti da finalisti. Il verdetto arriverà il 14 aprile dal Teatro Nuovo di Verona. Prosegue con questa bella nomination un’avventura che lega Elena, fin da bambina, alla scrittura. Un’avventura piena di ritmo e colpi di scena che di libro in libro è passata dal mondo fantastico del suo primo romanzo, pubblicato a 11 anni, alla Germania dove la sua giovane Stella in più, Grethe, si oppone al regime nazista nel secondo, passando per Londra dove è ambientato il suo ultimo poliziesco «La sequenza infinita». Elena può già definirsi una scrittrice per ragazzi e, un anno fa, lo ha riconosciuto anche il presidente Sergio Mattarella nominandola Alfiere della Repubblica, perché con il suo impegno letterario ha scritto romanzi che hanno promosso la lettura nei suoi coetanei e li hanno fatti sentire meno soli ed impauriti durante i mesi più crudi della pandemia. «L’ispirazione per la trama di questo racconto è arrivata in seguito ad un viaggio a Parigi e alla mia emozione nell’entrare nella libreria Shakespeare and Company del Quartiere Latino. Un piccolo mondo parallelo dove sono passati scrittori dal calibro di Hemingway, Joyce, Fitzgerald, Gertrude Stein…il grande sogno della proprietaria Sylvia Beach, quasi spezzato dalla guerra e dall’occupazione nazista. Ho voluto dare voce a questi personaggi con un racconto che è, soprattutto, una lettera d’amore a Parigi, ai sogni, ai libri». Commenta così Elena il nuovo autorevole traguardo di una studentessa della 5ªB ginnasio liceo Romagnosi indirizzo Cicerone che ha già attraversato l’Europa con i suoi libri, ma nel caso di vittoria vincerà tanta soddisfazione, l’invito alla serata finale del Premio e una vacanza studio di due settimane in una capitale europea. Probabilmente partirà da lì il suo nuovo romanzo.
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