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Saldi invernali: il bilancio indica la ripresa

Saldi invernali: il bilancio indica la ripresa

di Riccardo Zinelli

19 Marzo 2023, 03:01

Saldi invernali: c’è stata una ripresa dopo il calo delle vendite negli anni più bui della pandemia. Ma i numeri pre-Covid, ancora, non si vedono. È questo il quadro che emerge ascoltando la voce dei commercianti dopo la chiusura dei saldi invernali 2023. Come ricorda Cristina Mazza, vice direttore Ascom e responsabile Centro Studi, «il positivo avvio dei saldi, registrato a gennaio, conferma il trend sia di febbraio che di marzo con la chiusura dei saldi invernali 2022/2023». In sintesi, infatti, è questo il dato che emerge dall’indagine realizzata dal Centro Studi Ascom a conclusione dei saldi.

«Nel complesso - prosegue Cristina Mazza - tra Parma e provincia, il 44% degli intervistati ha registrato vendite in aumento rispetto ai saldi del 2022. Stabili per il 41% mentre solo il 15% ha registrato vendite inferiori rispetto ai saldi dello scorso anno. In particolare, se consideriamo solo la città di Parma, la percentuale di coloro che hanno registrato vendite in calo scende al 7%». Per il vice direttore di Ascom questo è «un segnale importante che, nonostante i livelli di vendite non siano tornati ad essere quelli degli anni pre-pandemia, dimostra la voglia dei consumatori, supportati anche dal meteo favorevole che ha caratterizzato questi mesi, di tornare a fare acquisti in negozio approfittando dei prezzi in sconto, e del piacere di provare i capi in negozio o di ricevere un consiglio personalizzato».

«Nel complesso i saldi sono andati bene - conferma Rosy Montacchini di Gian Maria Montacchini - ma certo occorre allargare il campo. Se le vendite sono state incrementate rispetto alla scorsa stagione dei saldi, il caldo anomalo di settembre ha bloccato la vendita di una certa tipologia di vestiti, che sono stati poi svenduti. Quindi, oltre al dato dei saldi, occorre considerare anche queste situazioni. Perché i saldi saranno anche un rimedio, ma non sono la soluzione a tutti i problemi del commercio». Che i numeri pre-pandemia siano ancora lontani, lo dice anche Fabrizio Cantarelli di Centro Moda. «Non ci lamentiamo dei saldi, ma non si sono raggiunti i numeri pre-Covid - dice Cantarelli -. Il meteo a favore? Può aver invitato un po’ più di gente a girare per il centro. Ma il vero problema è la situazione attuale: con il caro-bollette, è ovvio che le persone abbiano dovuto spendere di meno».

«Rispetto al 2022, nei saldi, i nostri negozi hanno registrato aumenti nelle vendite che vanno dal 30% fino al 100% - annuncia Filippo Guarnieri, presidente di Federmoda Parma e titolare del negozio Schick Men -. C’è però da dire che il vero confronto andrebbe fatto con il 2020. Perché, a livello di vendite, fare peggio del 2022, anno pandemico, sarebbe stato davvero difficile. Per non dire impossibile. Chiusa questa stagione di saldi guardiamo già alla prossima, in primavera».

Riccardo Zinelli

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