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MOBILITA'

«Area verde», arrivano le prime 18 telecamere

«Area verde», arrivano le prime 18 telecamere

di Gianluca Zurlini

23 Marzo 2023, 03:01

Dopo il lungo percorso preparatorio inizia a prendere forma concreta la realizzazione della cosiddetta «Area Verde» all'interno del perimetro delle tangenziali. Nei giorni scorsi, infatti, il Comune, con una determina dirigenziale, ha assegnato l'appalto per la posa delle primo 18 telecamere ai punti di accesso alla città dall'anello delle tangenziali. Alla fine i punti controllati saranno 36, ma in questa prima fase verranno scelti per l'installazione quelli con i maggiori flussi di traffico.

Spesa da 400mila euro

A collocare gli «occhi elettronici» di ultima generazione che in questa prima fase serviranno soltanto per monitorare le tipologie dei mezzi senza effettuare multe sarà, per un importo di 411.851,32 euro, l'azienda Motus21 srl, con sede legale a Roma ma quella operativa a Castelmaggiore, in provincia di Bologna, che ha offerto un ribasso dell'11%.

Installate entro 6 mesi

Queste prime 18 telecamere, acquistate per il 70% con fondi statali e per il resto a carico del Comune, dovranno essere installate entro 180 giorni dalla stipula del contratto che avverrà nei prossimi giorni.

In seguito sarà Infomobility a indire la gara di appalto per l'acquisto di altre 18 telecamere che andranno a chiudere l'anello di accesso in cui verrà istituita l'Area verde.

L'obbiettivo del Comune è arrivare a completare l'installazione di tutte le telecamere entro il 2023 per poi andare a regime con l'Area verde nel 2024.

Il progetto prevede al momento un periodo di transizione al termine del quale verranno definiti esattamente i criteri di accesso alla città alla luce anche delle indicazioni che usciranno dal nuovo Pair regionale che verrà approvato nei prossimi mesi.

Insomma, un «work in progress» che porterà, alla fine del percorso, a limitazioni più stringenti rispetto alle attuali e a multe per chi accederà all'Area verde con veicoli non autorizzati.

Vignali: «Logica sbagliata»

«Stupisce che l’amministrazione proceda con l’installazione delle 18 telecamere per realizzare una Ztl allargata (la cosiddetta area verde) senza avere prima portato all’attenzione del nuovo consiglio comunale una tematica così rilevante e senza aver introdotto le necessarie alternative». Così si esprime in una nota Pietro Vignali, capogruppo in consiglio comunale della lista che porta il suo nome. «Ci saremmo aspettati - prosegue l'ex sindaco - un dibattito in quello che è l’organo deputato a farlo quando ci sono in ballo decisioni che limitano la libertà dei cittadini e che hanno anche riflessi economici importanti, dato che all’interno dell’anello della tangenziale ci sono diverse aree artigianali. La logica dell’amministrazione procede al contrario ed è sbagliata: le politiche ambientali si devono fare proponendo alternative e incentivi per i cittadini, prima di mettere divieti che penalizzano le persone, soprattutto quelle più fragili dal punto di vista economico. Decisioni del genere richiedono necessariamente anche un aggiornamento del Piano urbano mobilità sostenibile (Pums)»..

«La buona qualità dell’aria - prosegue Vignali - è un obiettivo importante per tutti, ma l’amministrazione, procedendo con l’istituzione dell’area verde, sta scaricando sulle spalle dei cittadini tutto il peso della salvaguardia dell'ambiente. Le nuove limitazioni del traffico penalizzano chi lavora, gli anziani e tutti quelli che non si possono permettere di acquistare un auto nuova. Sarebbe stato opportuno rimettere prima in funzione i parcheggi scambiatori, oggi abbandonati, che non svolgono più il ruolo per cui sono stati ideati reintroducendo le navette e altri servizi di sharing mobility. È ben noto poi a tutti che il problema inquinamento deriva soprattutto - conclude Vignali - dal riscaldamento delle abitazioni e dall’autostrada che passa a fianco della città».

Gian Luca Zurlini

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