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campione nevianese

A quasi 50 anni Stefano Manici sogna una nuova impresa

A quasi 50 anni Stefano Manici sogna una nuova impresa

di Matteo Billi

30 Marzo 2023, 03:01

È la stagione in cui compirà 50 anni. È la stagione delle gare doppie e dell’introduzione dell’airbag (non ancora obbligatorio) per i piloti. È la trentaduesima stagione consecutiva - con ventun titoli tricolore - nel Campionato velocità salita organizzato dalla Federazione motociclistica italiana. Per Stefano Manici, pilota nevianese che corre per il Moto Club Ducale, in sella a una Bmw 1000 4 tempi nella categoria Naked, il 2023 sarà in ogni caso un anno da ricordare. Si parte il fine settimana del 15 e 16 aprile con la doppia salita Deruta-Castelleone (Perugia) e si chiude, cinque mesi dopo, a Volterra (Pisa), in gara unica. In mezzo le tappe del Passo allo Spino (Arezzo), di Isola del Liri (Frosinone), di Forca di Cerro (Perugia) e quella non ancora ufficializzata di San Marino.

Stefano Manici come sta?
«Nei giorni scorsi ho fatto la visita sportiva dal dottor Gianfranco Beltrami, le prove sotto sforzo sono andate bene. Ma dovrò fare un po’ di sedute dall’osteopata per problemi posturali che mi porto dietro da sempre tra il lavoro e, appunto, la moto».

Lei è pronto. E la motocicletta?
«L’ho portata a Torino dal solito meccanico per fare delle migliorie. Devo provarla per capire se vanno bene. Per le gomme mi hanno confermato quelle della scorsa stagione e va bene così perché i costi sono aumentati parecchio. Non rimane che mettersi in sella».

Ha anche una tuta nuova.
«Sì, con l’airbag. In circuito, anche nel campionato italiano, è già obbligatorio. Per noi della salita invece l’introduzione sarà graduale perché il costo è piuttosto elevato. Ma penso sia un passo importante per migliorare la sicurezza dei piloti».

Parliamo del campionato: gare doppie, tranne l’ultima.
«Nel calendario manca ancora la gara del 16 luglio che dovrebbe essere San Marino, sarebbe una novità assoluta. L’ultima è unica perché Volterra è una città molto turistica e la strada che viene usata arriva proprio nella cittadina, chiuderla tre giorni di fila non è possibile».

In pratica cosa significa gara doppia?
«Fino all’anno scorso al sabato si facevano le verifiche tecniche al mattino, poi, nel pomeriggio, tre libere per prendere confidenza con moto e tracciato, mentre la domenica un’altra libera, prova ufficiale e gara. Quest’anno sia al sabato sia la domenica ci sarà una prova libera e poi subito quella ufficiale e quindi la gara. In queste settimane si sta cercando di spostare le libere al venerdì, ma come dicevo prima chiudere le strade tre giorni non è semplice e sempre possibile. Alla Spoleto-Forca di Cerro la gara doppia c’è da dieci anni e lì sono già organizzati, ma il punto è anche un altro».

Dica.
«Provare la salita non è importante solo per fare la performance migliore, è una questione di sicurezza: va bene l’airbag, ma se poi non dai la possibilità di provare il tracciato, soprattutto a chi lo vede per la prima volta, facciamo un passo avanti e due indietro. Io l’ho già fatto presente più volte a chi organizza il campionato. Speriamo lo capiscano».

Il 10 luglio compirà 50 anni, qualche giorno prima della tappa di San Marino. Cosa significa?
«In passato è capitato di compiere gli anni durante una gara. Ma non cambia molto, perché comunque la mia famiglia è sempre con me. Certo, a questo compleanno ci tengo particolarmente e spero di fare una buona stagione. In tutti i modi festeggerò, ma se arrivasse un altro titolo sarebbe ancora meglio».

Matteo Billi

© Riproduzione riservata

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