×
×
☰ MENU

Il ricordo

Sakamoto, quelle volte a Parma e a Salso

Sakamoto, quelle volte a Parma e a Salso

di Filiberto Molossi

03 Aprile 2023, 03:01

È una musica di quelle che non si dimenticano più: ti entra dentro, come fosse rimasto impigliata in una zona della memoria dove batte sempre il sole. Bastano tre note, non oltre, per riconoscere il tema «eterno» de «L'ultimo imperatore»: quella melodia sinuosa e seducente che in un attimo ti porta nella Cina di più di un secolo fa, là dove viene incoronato il grande cinema.

Racconta la leggenda che la prima volta che Ryuichi Sakamoto incontrò Bernardo Bertolucci, di cui poi divenne grande amico, fu proprio a Parma, durante un pranzo durato cinque ore. Fu lì, probabilmente, che i due gettarono le basi per una proficua collaborazione che li portò a lavorare insieme con esiti anche straordinari in tre film: «L'ultimo imperatore» (che regalò a entrambi l'Oscar), «Il tè nel deserto» e «Il piccolo Buddha», le grandi produzioni internazionali del maestro parmigiano tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90.

Sakamoto accompagnò Bertolucci anche a Salsomaggiore durante le riprese de «L'ultimo imperatore»: era il 1986 e il regista, volò fin qui dalla Cina per ambientare la scena del ballo (che nella finzione si svolge a Tientsin) al Palazzo dei Congressi (ogni scusa, dirà poi, era buona per tornare a Parma...) che ospitò la troupe per tre giorni. Il musicista fu particolarmente disponibile: lo scrittore Roberto S. Tanzi (come ricorda Gianluigi Negri in un articolo pubblicato sulla Gazzetta) lo attese all’uscita dell'ex Grand Hotel des Thermes con due suoi dischi chiedendogli un autografo. «Fece di meglio - racconta - mi chiese il nome e scrisse una dedica su entrambi i vinili, accomiatandosi da me con un sorriso e un inchino».

Ma, al di là dell'amicizia con Bertolucci, Il musicista giapponese venne poi in seguito a Parma anche per due concerti; nell'ottobre 2002, ad esempio, è stato al Teatro Regio per rendere omaggio a Antonio Carlos «Tom» Jobim, grande compositore e cantante brasiliano. Sakamoto si accomodò al pianoforte suonando insieme al quartetto di Jacques Morelenbaum. Poi, nel 2011 avrebbe dovuto tenere un concerto con Alva Noto, ma la data, non senza clamore, saltò a causa della mancanza di una location (si parlò del Cortile del Guazzatoio) adeguata. I due però arrivarono effettivamente a Parma un anno dopo, nel 2012: a ospitarli fu l'Auditorium Paganini.

Autore di oltre 100 colonne sonore (tra film, cortometraggi e serie tv), Sakamoto ha ultimamente lavorato nel nuovo film - «Monster» - del maestro giapponese Hirokazu Kore-eda, che probabilmente vedremo a Cannes: l'ultima partitura dell'ultimo imperatore delle note.

Filiberto Molossi

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI