Furti di biciclette
La tecnica non è una novità. Già in passato aveva mietuto diverse vittime fra gli amanti parmigiani della bicicletta, ma negli ultimi giorni sembra essere tornata in auge, soprattutto nel centro della città. E le vittime cominciano ad essere sempre di più, giorno dopo giorno.
Il modus operandi del ladri è molto semplice quanto efficace. Prima si cerca una bici da rubare, solitamente le più pregiate, poi la si lega con catena e lucchetto e infine, di notte, la si porta via. Il legittimo proprietario della bicicletta infatti, una volta trovatasi la due ruote legata, è il più delle volte costretto a fare ritorno a casa per poi ripresentarsi sul posto con una tronchesina e con qualcosa per forzare il lucchetto aggiunto dal ladro. Spesso però, una volta ritornato sul posto, della bicicletta non c'è già più traccia.
Negli ultimi giorni, come detto, la tecnica è tornata ad essere massicciamente utilizzata in città. Un paio di casi sono stati segnalati in piazza Garibaldi, qualcuno di più nelle rastrelliere nei pressi di piazza della Pace. Il lucchetto aggiuntivo posizionato dal ladro viene spesso messo alle prime luci della sera quando il proprietario, dove avere tentato disperatamente di forzarlo, non può fare altro che fare rientro a casa a piedi per poi ritornare solo alla mattina dopo per recuperare il mezzo abbandonato. Ma nella notte, sul posto, arrivano però prima i ladri che slegano la bici dalla catena legata qualche ora prima e, con tutta calma, tagliano infine il lucchetto del legittimo proprietario. Alcune volte il giro finale viene fatto con un piccolo furgoncino su cui vengono riposte le biciclette rubate. In una notte la tecnica può fruttare anche una decina di “pezzi”.
L'unica possibilità per sottrarsi a questo tipo di furto è quello di legare la propria bicicletta con lucchetti molto sicuri, quelli che necessitano insomma di molto tempo prima di essere spezzati o tagliati. E in caso si fosse vittima del «doppio lucchetto» meglio ritornare immediatamente sul posto armati di una tronchesina o di un seghetto. Aspettare la mattina dopo infatti potrebbe essere già troppo tardi.
Giuseppe Milano
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