Palanzano
Palanzano In Ecuador Felipe Botti è l’unico, insieme a sua figlia Amelie, a portare questo cognome le cui origini riportano dritte al nostro Appennino.
Botti, come suo padre Luciano, un tecnico di perforazione originario di Caneto di Palanzano – oggi 80enne - che sul finire degli anni ‘70 era impegnato nella costruzione di una diga in Ecuador. Lavorava molto Luciano, ma nelle – brevi – pause dal lavoro aveva conosciuto una giovane guida turistica equadoregna: la loro storia è breve, ma intensa. Lei rimane incinta, Luciano riconosce subito il piccolo Felipe ma non fa neppure in tempo a vederlo nascere.
La sua vita – era già sposato ed aveva già un figlio, Diegos – e il suo lavoro lo portano lontano dall’Equador. E da quel bambino che non aveva abbracciato neppure una volta ma a cui aveva dato il suo cognome. Le distanze, allora, erano spesso incolmabili: non c’erano social, non bastava digitare su una tastiera un nome e un cognome per trovare una persona dall’altra parte del mondo. E così di quel figlio così lontano Luciano perde le tracce, ma non il ricordo e il rimpianto di non averlo mai conosciuto. Passano gli anni, Luciano non ha mai smesso di pensare a quel bambino, che nel frattempo è cresciuto e, grazie al suo lavoro, è molto conosciuto in Equador: è un produttore pubblicitario, uno chef con un suo canale Youtube ed è sposato con una famosa attrice. E anche lui non ha mai perso le speranze di conoscere ed incontrare quell’uomo che ha sempre cercato, suo padre.
«Quando sogni con tutto il tuo cuore e sei guidato dalla fede in Dio tutto è possibile». La voce di Felipe, oggi 44enne, trema dall’emozione mentre pronuncia questa frase. Un’emozione quasi incontenibile, «la più grande che abbia mai provato in tutta la mia vita», come lui stesso ammette.
Sì, perché dopo 44 anni Felipe e Luciano sono riusciti ad abbracciarsi e l’incontro in stile «Carramba che sorpresa» è avvenuto a Caneto di Palanzano. L’incontro è avvenuto proprio grazie a Youtube: un amico dell’ex tecnico ormai in pensione, infatti, ha trovato il canale di Chef Felipe Botti. La speranza di Luciano di ritrovare Felipe si è riaccesa e ha subito attivato un profilo social dal quale contattare il figlio. L’incontro – prima virtuale – dopo varie vicissitudini (tra pandemia e difficoltà logistiche) è divenuto reale e i festeggiamenti per questo ricongiungimento hanno coinvolto l’intera comunità palanzanese.
«Abbiamo pianto come dei bambini quando finalmente ci siamo abbracciati» raccontano padre e figlio, che hanno aspettato questo abbraccio tutta la vita. Felipe in Italia ha conosciuto anche il fratello Diegos e suo figlio, ma anche una grande famiglia, quella delle nostre terre alte di Palanzano e Monchio, che ha accolto Felipe come un figlio.
«Questa è la mia famiglia – ha commentato Felipe, che si fermerà in Italia una quindicina di giorni – su queste montagne mi sento a casa. Le persone mi hanno inondato di amore, non riesco ad esprimere a parole la felicità che sto provando».
Beatrice Minozzi
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