La storia
Dire che il rugby insegni a mettersi a disposizione degli altri, è fin troppo scontato. E può persino non bastare. Perché poi, quando c'è davvero bisogno, la sensibilità che non ti fa restare indifferente di fronte alla sofferenza di qualcuno, devi comunque averla dentro.
Alessia Pilani e Lisa Cortesi del Rugby Colorno, di sensibilità e amore verso il prossimo ne hanno da vendere. Qualche giorno fa, le due Furie Rosse si sono messe in viaggio verso la Romagna ferita dalla terribile alluvione. Hanno portato generi di prima necessità, ma anche aiutato gli angeli del fango e la popolazione a ripulire le strade, a sgomberare le case e le aziende.
Un colpo al cuore
Per Alessia, originaria proprio di quelle zone, «è stato uno shock». I suoi occhi si fanno lucidi. «Le immagini che si vedono alla tv non restituiscono completamente la reale portata del disastro: uno scenario apocalittico, straziante, di guerra. L'acqua – racconta Alessia – si è fermata praticamente a 200 metri da casa mia, a Massa Lombarda, un paese che dista giusto poche curve da Sant'Agata sul Santerno, uno dei centri più colpiti dalle esondazioni». «Alessia – interviene Lisa – continuava a indicarmi alcuni luoghi: la scuola, la casa di un amico, un bar che è il punto di ritrovo dei ragazzi. Io, che in quei posti non ero mai stata prima, faticavo davvero a immaginarli come fossero prima della alluvione. Attorno a noi, ora, solo mobili, elettrodomestici, ricordi di una vita accumulati in strada, davanti agli ingressi delle abitazioni e dei negozi».
La raccolta
Al Rugby Colorno, Lisa e Alessia si occupano anche del doposcuola per i ragazzi, del minirugby, delle proposte estive che il club sviluppa a beneficio della comunità. Ed è proprio ai diversi gruppi coinvolti nelle attività che le due atlete e la Rugby Colorno hanno inviato un semplice messaggino che annunciava l'avvio della raccolta. «All'inizio – spiega Alessia – pensavamo di riempire, nello spazio di un week end, due-tre scatoloni che avremmo poi spedito in Romagna, anche con l'aiuto dei miei familiari. Ma già al venerdì, con tutto quello che era arrivato anche da persone esterne alla nostra società, i tre scatoloni li avevamo già riempiti del tutto». «E così - prosegue Lisa -, tramite un contatto che Alessia aveva con la Protezione civile, abbiamo deciso di organizzare un trasporto vero e proprio con un camion, messo a disposizione da un partner della società».
Su quel mezzo hanno naturalmente preso posto anche Alessia e Lisa. «Giunte al punto di raccolta allestito a Sant'Agata sul Santerno – rivelano le due ragazze -, abbiamo visto che di cose da distribuire ne erano rimaste ben poche. Per fortuna, però, subito dopo il nostro sono arrivati altri camion...».
Abbracci e commozione
Impossibile dimenticare gli occhi della gente. «Quelli di chi ti viene incontro – dice Alessia – chiedendo una scopa per rimuovere fango e detriti o una scatoletta di tonno: sono cose che ti lasciano il segno. Come quando tocchi per mano quanta solidarietà esista: in Romagna, gli aiuti stanno arrivando da ogni parte d'Italia».
Lisa e Alessia, dopo aver fatto tappa a Sant'Agata sul Santerno, si sono spostate a Solarolo. «Lì – racconta Lisa – c'è un vivaio dove lavora la mamma di Alessia. Abbiamo aiutato lei e tutti gli altri lavoratori e lavoratrici di quella azienda a ripulire le serre e i magazzini devastati dalla furia dell'acqua. E mentre spalavo, tra fango e detriti, riflettevo su quanto debba essere complicato per queste persone svegliarsi al mattino e pensare di doversi ricostruire una vita».
Tra parole di conforto appena sussurrate e la commozione che si scioglie in un tenero abbraccio, emerge tutta la forza di una Romagna che vuole rialzarsi. Alessia ora accenna un sorriso. «Ce la faremo. Sì, ce la faremo».
Vittorio Rotolo
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