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Degrado

Giorno e notte ubriachi anche in piazzale Corridoni. I residenti: «Nessun controllo. I divieti non rispettati»

Giorno e notte ubriachi anche in piazzale Corridoni. I residenti: «Nessun controllo. I divieti non rispettati»

di Mara Varoli

05 Giugno 2023, 03:01

«Dopo le otto di sera Parma è piena di ubriachi e non si dorme». E' arrabbiato un signore che vive nell'Oltretorrente e che vorrebbe «vedere una città diversa»: «In Stazione, come in piazza della Pace e in piazzale Corridoni c'è sempre pieno di uomini con la bottiglia in mano. Che poi lasciano vetri e lattine per terra», sottolinea ancora.

Il bel piazzale che conduce al ponte di Mezzo è infatti diventato il luogo del bivacco. All'ombra del monumento giovani e meno giovani, italiani e stranieri prendono la birra e si siedono a fumare fino a tarda sera. «E iniziano alle 10 di mattina», insiste il residente. La presidente del Controllo di vicinato Nella Robusti non ci sta: «Il degrado è innegabile - dice - e il problema è già stato segnalato da tempo alle autorità. Quando sono ubriachi c'è pure chi si corica sotto il monumento. E gli schiamazzi e la sporcizia non mancano».

Alle 14,30 infatti il monumento è già «abitato». E i più puliti sono i piccioni. Prima arriva un 50enne in scarpette da ginnastica che dopo aver preso una birra grande in bottiglia si siede sotto Corridoni a fumare sigarette. Poi arriva un giovane straniero in monopattino e fa lo stesso: almeno appena finisce di bere butta nel cestino alla fermata dell'autobus il vetro vuoto, prima di acquistare la seconda birra, naturalmente. Ci si gira un attimo e da via Bixio sbuca con uno skateboard un ventenne parmigiano con le cuffie e in un attimo ha già la birra in mano. Ma non è finita: per gli «amici» il titolare del minimarket allunga le birre a chi è già seduto sul monumento: quasi fosse un servizio «al tavolo». E la fila per acquistare birre è continua.

Certo, c'è chi prende anche acqua e bibite, ma è la minoranza: una mamma con due bambine in attesa del bus e tre adolescenti per un succo di frutta, mentre qualcuno dà addirittura un calcio a una bottiglia che rotola sul marciapiede di via Bixio. E non è un bel vedere, tra cartacce lasciate in giro, pacchetti di sigarette vuoti abbandonati e mozziconi sparsi ovunque: «Nei Paesi arabi - ricorda il signore dell'Oltretorrente - se ti trovano a bere per strada ti danno sei mesi di carcere. A Parma invece ognuno fa quello che vuole».

Eppure anche nella nostra città i divieti non mancano e forse non mancano neppure le telecamere in quell'area storica. Addirittura in tempi lontani era stato l'allora assessore alla sicurezza Fabio Fecci nella giunta Vignali a insistere per il divieto di vendita di alcolici in questi etnici minimarket e il divieto di consumo su aree pubbliche con una specifica ordinanza. Ma è stato poi l'assessore Cristiano Casa nel 2018 a «firmare» il regolamento di polizia urbana, dove è scritto che «nelle aree verdi pubbliche e nelle zone individuate dalla Giunta Comunale (per cui tutto il centro storico) è vietato consumare o detenere a scopo di consumo bevande alcoliche in contenitori di vetro e/o metallo o di altra tipologia, al di fuori dei luoghi di somministrazione all’uopo destinati e fatte salve le modalità di somministrazione contenute in regolamenti e/o in autorizzazioni temporanee». Un divieto che quindi copre diverse zone, comprese la Stazione e piazza della Pace. Un regolamento di polizia urbana che prevede anche multe salate per chi compra e consuma nelle aree pubbliche e per chi vende per asporto. Sopratutto se si tratta di negozi che mostrano scaffali pieni di superalcolici, frigo con birre e tre detersivi e due casse di mele e banane.

Le regole ci sono, e non da ieri, basta farle rispettare. I residenti? «Vogliamo più controlli». Anche perché laddove si alza troppo il gomito il pericolo di schiamazzi, aggressioni e risse è quasi scontato. E se si inizia a bere alle due del pomeriggio, chissà cosa succede alla sera? «Il regolamento non viene rispettato», chiude Nella Robusti.

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