Nella zona di via Garibaldi
«Io sono a Parma da 30 anni ed è sempre stata una città splendida. Ma da qualche tempo, invece...».
Ecco, in quell'«invece» c'è tutto: sconcerto, incredulità. Rabbia. Quella che è normale provare quando arrivi al lavoro al mattino e trovi di essere stato derubato da qualcuno che ha forzato le sbarre delle finestra e cercato di portare via ogni cosa: il bottino è poca cosa ma restano i danni.
«Ormai non si vive più: poco tempo fa mi hanno rubato il furgone nuovo parcheggiato davanti a casa, a due passi dal Centro Torri e oggi è successo questo», racconta il titolare del kebab Da Jeser, in via Albertelli, a due passi da via Garibaldi. - Il ladro, durante la notte, ha forzato le sbarre della finestrella affacciata sulla strada. Poi è entrato e ha cercato di rubare il fondo cassa ma ovviamente non lasciamo soldi. Quindi ha spaccato la macchinetta del caffè che, per fortuna, era stata svuotata il giorno prima».
Insomma, la razzia c'è stata ma è finita per il ladro con giusto qualche spicciolo. Mentre il titolare ora dovrà mettere mano al portafoglio per ripristinare i danni. E dalle parti di via Garibaldi e via Verdi è una cosa, lamentano residenti e commercianti, all'ordine del giorno.
«Ci siamo accorti dell'accaduto all'orario di apertura ma qui intorno di casi analoghi ne capitano tutti i giorni - prosegue il titolare del kebab che, dopo una pausa, conclude: «E alla fine ti trovi a chiederti non se potrà succedere a te. Ma piuttosto quando ti capiterà».
Un pensiero amaro che si comprende passando in rassegna i negozi della zona: dove quasi tutti hanno una esperienza analoga da raccontare.
«Da me sono entrati nei giorni scorsi – aggiunge il titolare del negozio di cartoleria Gulliver, giusto qualche decina di metri più in la, in via Garibaldi, di fronte al Magistrato per il Po. - Per infilarsi nel negozio sono passati dal cortile del palazzo sul retro. Durante la notte si sono intrufolati nel cortile e poi hanno forzato la finestrella per rubare qualcosa. Io sto traslocando altrove e non hanno trovato praticamente nulla. Ma questo non rende meno grave l'accaduto».
Una considerazione che fa il paio con quella del proprietario del negozio di parrucchiere «Il bello delle donne»: è a pochi numeri civici di distanza. E anche qui i ladri hanno lasciato tracce evidenti del loro passaggio. «Anche da me sono penetrati nel negozio usando le finestre affacciate sul retro. Ed è successo, nelle stesse ore, in una delle ultime notti».
Anche qui all'orario di apertura è arrivata la brutta sorpresa con il negozio messo a soqquadro.
E il tempo impiegato per rimettere a posto lo si impiega anche per riflettere: «Questa è una zona ormai nel mirino, senza pace. Come se qualcuno avesse pensato che non ci sono più limiti». La amara conferma arriva da una pizzeria alla porta a fianco: sulla vetrina c'è ancora la carta e spicca il cartello «prossima apertura». L'inaugurazione non c'è ancora stata. Ma i ladri sono già entrati. E forse stanno aspettando di tornare.
Luca Pelagatti
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