Santa Maria degli Angeli, a Busseto
Una nuova a significativa pagina di storia è stata «scritta» tra le mura del convento di Santa Maria degli Angeli di Busseto, dove da trent’anni portano avanti il loro apostolato i missionari Identes.
Serena Manzi, missionaria idente originaria di Fucecchio, ha pronunciato la sua professione solenne nel convento bussetano. È la prima volta nella storia secolare di questo luogo che una consacrata offre per sempre la sua vita a Dio.
La cerimonia è stata presieduta dal presidente dei missionari identes, padre Luis Casasús, e concelebrata da monsignor Luigi Panighetti, prevosto della Basilica di San Vittore di Varese; don Carlo Dalledonne, responsabile diocesano per la Vita consacrata; e da altri sacerdoti, tra i quali padre Tomas Zaragoza (rettore del convento di Busseto) e padre Vicente de la Fuente Zurdo (già rettore dello stesso convento).
Hanno servito all’altare anche molti ragazzi di Busseto. Presenti alla solenne celebrazione almeno 150 persone provenienti da tutta Italia; in modo particolare da Varese, città dove la religiosa compie la sua missione; e da Fucecchio, città dove è nata Serena e dove risiede tutta la sua famiglia. Hanno partecipato anche 25 giovani, che, insieme a Serena, stavano facendo un ritiro spirituale vocazionale dal venerdì precedente alla consacrazione, e che alla fine della messa hanno cantato per la religiosa «Alma misi onera»: un canto che descrive molto bene la sua vocazione.
Alla fine della messa don Carlo Dalledonne ha rivolto alcune parole da parte del vescovo, monsignor Ovidio Vezzoli, augurando la santità nel cammino e la felicità per Serena nella sua consacrazione. E ha ringraziato i missionari identes per il loro apostolato in questi 30 anni di presenza nella città di Verdi.
Paolo Panni
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