Basilicanova
Basilicanova Vittima di un gioco crudele o di un bracconiere dalla vista corta? Saranno i carabinieri di Monticelli a dover risolvere il mistero della morte di Lilli, una bella gattona di 10 anni di proprietà di una famiglia di Basilicanova uccisa da un «pallino» di piombo che le ha perforato entrambi i polmoni.
«Martedì mattina, attorno alle 10, mio figlio stava tagliando l’erba del giardino quando ha visto la gatta sdraiata sull’erba ed evidentemente sofferente. Si è quindi avvicinato e ha notato che respirava molto male», ricorda Daniela. «Ero a lavorare, ma sono subito uscita per raggiungerlo dal veterinario dove aveva nel frattempo portato la gatta. Appena l’hanno visitata hanno capito che la situazione era gravissima e ci hanno consigliato di portarla in clinica a Parma per cercare di salvarle la vita».
Per la miciona, che probabilmente aveva usato le sue ultime forze per cercare di tornare in casa, non c’è stato però niente da fare: attorno alle 19 è stato scelto di darle una dolce morte per abbreviare la sua agonia. «Era piccolissima quando è entrata a far parte della nostra famiglia: la sua mamma era stata investita e della cucciolata che cercava casa abbiamo scelto lei». Quartiere tranquillo, dietro alla casa il grande spazio sicuro garantito dai campi di proprietà della famiglia e, soprattutto, la «zona di ripopolamento» a proteggerla da pericoli inattesi. Ma questo non è bastato.
«Era abituata a farsi un giretto, allungandosi però solo fino a casa di mia mamma che abita accanto a noi: quello che le piaceva di più era salutare i vicini che passavano davanti a casa: rubava una coccola a tutti e tutti le volevano bene». Per questo la sua tragica fine è stata uno choc per l’intero quartiere che ora chiede a gran voce maggiore controllo.
«Nonostante sia vietato, qualche sparo qua attorno si sente e, anche se la strada finisce nel nulla, qualche forestiero si vede. Ci hanno detto che a spararle potrebbe essere stato qualche ragazzino con una pistola o un fucile ad aria compressa, ma nessuno qua le avrebbe mai fatto del male». Il mirino si sposta quindi inevitabilmente verso qualcuno che potrebbe aver imbracciato il fucile per procurarsi – illegalmente - un pranzetto o per uno stupido «divertimento. Anche se il proiettile l’avesse colpita di rimbalzo, resta un fatto grave. Qua ci sono bambini piccoli che giocano nei campi: come possiamo essere sicuri che domani ad essere colpito non sarà uno di loro?».
E sulla vicenda, rivolgendosi direttamente a chi ha sparato, è intervenuto anche Daniele Friggeri, sindaco di Montechiarugolo. «Se qualcuno avesse informazioni vi prego di fornirle immediatamente ai carabinieri di Monticelli – ha scritto il primo cittadino sulla sua pagina Facebook -. Purtroppo la vita di questa povera creatura è stata spezzata ingiustamente ed è per questo chiedo al colpevole di costituirsi immediatamente, di farsi carico delle proprie responsabilità, di fare la cosa giusta per i proprietari, per tutta la nostra comunità e soprattutto per se stesso».
Chiara De Carli
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