Raid
«Questa città non è più quella di una volta. Non la riconosco più». A constatarlo non è un «pramzàn dal sass», ma il titolare cinese del «Bazar» di via Garibaldi 63 dove, l'altra notte intorno alle 3, è andata in scena l'ennesima spaccata in centro. La tecnica è ormai sperimentata, vetrina infranta e dentro a caccia soprattutto di contanti. «Gli interessava solo quello - aggiunge il commerciante - ma almeno posso dire che non hanno preso molto. Io infatti in cassa lascio pochissimo». Sulla cifra ovviamente non si sbottona, ma sembrerebbe che si sia trattato di un magro bottino. Poche decine di euro. E dire che nel «Bazar» di roba da arraffare ce n'era, a partire dalle custodie per gli smartphone. «Non hanno preso niente - riprende -. Almeno da questo punto di vista, mi è andata abbastanza bene». A colpire una banda di ladri, filmati dalle telecamere interne, le cui immagini spiega di averle portate ai carabinieri della vicina stazione di Parma Centro. «Erano in quattro, con il volto coperto - aggiunge - hanno rotto il vetro a fianco della porta d'ingresso, lo hanno sollevato e sono riusciti a entrare. I carabinieri sono arrivati subito, ma loro sono riusciti a fuggire». L'uomo guarda la vetrina in frantumi - il danno maggiore che gli hanno procurato i ladri - e scuote il capo. «Tanti, troppi, negli ultimi tempi sono stati i furti qui in centro - ripete -. Che non è più il bel posto che era una volta». Giugno, in particolare, è stato il mese delle «spaccate». Che non sono, però, rimaste impunite. I carabinieri, infatti, ultimamente hanno denunciato un diciassettenne marocchino per raid ladreschi commessi ai danni di negozi del centro, in combutta con altri due (che erano già stati presi) o in solitaria.
M.Cep.
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