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Tabiano, terminati dopo 7 anni i lavori nella chiesa

Tabiano, terminati dopo 7 anni i lavori nella chiesa

20 Luglio 2023, 03:01

Sono terminati recentemente i lavori di restauro e di risanamento conservativo della chiesa dedicata ai santi Gervasio e Protasio di Tabiano Castello.

Nell’antichità la chiesa parrocchiale era una semplice cappella dipendente dalla Pieve di Contignaco: di antica fondazione, l’odierno edificio risale a metà del XVI secolo, venne ampiamente restaurata per l’interessamento del parroco Ettore Bricchi ed infine fu completata nel 1950 con l’aggiunta della torre campanaria.

L’edificio sacro è stato oggetto negli ultimi decenni di una serie di interventi strutturali, in seguito al terremoto del novembre del 1983, gli ultimi dei quali sono cominciati nel 2017, con l’autorizzazione dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, sotto la direzione dell’architetto Valentina Mancin, per la parte di progettazione e direzione dei lavori architettonica e dell’ingegnere Melissa Uni per quella strutturale, e sono stati finanziati con i Fondi dell’8 per mille Cei e con le offerte dei fedeli per circa 170 mila euro.

Le opere di restauro della chiesa hanno previsto interventi di consolidamento delle fondazioni, delle volte della navata e delle cappelle interne, della canonica e delle murature interne. La prima fase ha interessato il consolidamento delle fondazioni sul prospetto nord-est ed il risanamento delle volte delle cappelle poste sullo stesso fronte. La sistemazione della volta del fonte battesimale è stata l’attività che più ha sottratto tempo ed energie a tutti i professionisti che hanno operato in cantiere: il manufatto si presentava in condizioni critiche, con elevate fessurazioni, allo stesso tempo richiedeva di procedere con estrema cautela per non danneggiare ulteriormente gli affreschi della volta.

Durante la seconda fase si è proceduto invece a consolidare le fondazioni dei fronti nord-ovest (ovvero quello del portale di ingresso alla chiesa) e sud-ovest ed i paramenti murari di tutti i fronti: il rafforzamento delle fondazioni ha comportato la demolizione con conseguente ripristino della pavimentazione esterna, mentre internamente l’edificio è stato oggetto di svariati interventi.

Le stanze accessorie che ospitano la sacrestia, un ufficio, un deposito e il campanile sono stati anch’esse oggetto di manutenzione e consolidamento, mentre le cappelle laterali alla navata, che presentavano distacchi di intonaco, fessurazioni, macchie ed alterazioni cromatiche sono state sottoposte ad accurate operazioni di pulitura e ripristino. Infine, l’impianto elettrico della chiesa e degli spazi accessori è stato interamente messo a norma.

«Ringrazio il vescovo di Fidenza, monsignor Ovidio Vezzoli, e coloro che hanno reso possibile il restauro della chiesa» ha detto il parroco, don Bogdan Wilczewski.

M.L.

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