Via Mantova
«Quell'uomo si è scontrato con mia figlia ed è fuggito. Adesso spero che leggendo questo articolo si faccia avanti». A raccontare l'episodio, avvenuto venerdì mattina poco prima delle 10,30, è Marialuisa Albertelli, la madre di una studentessa parmigiana di diciassette anni. L'obiettivo è risalire al «pirata» della strada.
Mentre stava procedendo in sella alla sua moto lungo in via Mantova, la ragazza è rimasta, infatti, coinvolta in un incidente, per cui è finita al pronto soccorso. Ma, come spiega ancora la madre, «l'uomo al volante dell'auto con cui lei si è scontrata, non si è fermato».
La diciassettenne, continua la mamma della ragazza, stava procedendo verso il cavalcavia di via Mantova in direzione centro. All'incrocio con la bretella di uscita di dalla tangenziale, «c'era un'auto, a mia figlia è parsa una familiare di colore nero, ferma allo stop». Ma quando la ragazza le è arrivata vicina, «l'auto improvvisamente è partita senza dare la precedenza. Mia figlia, che fortunatamente non stava andando forte, ha frenato diminuendo ma non riuscendo a evitare l'impatto». Le due ruote anteriori dei due veicoli si sono perciò toccate e la diciassettenne «è caduta proprio davanti all'auto. Il conducente infatti è riuscito a frenare altrimenti le conseguenze sarebbero state più gravi». Mentre la studentessa era a terra, prosegue il racconto, l'automobilista, descritto come «un uomo calvo sulla cinquantina», dal finestrino si sarebbe scusato dicendo «è colpa mia, mi dispiace». Avrebbe poi promesso di fermarsi subito, il tempo di accostare, perché lungo via Mantova, una delle strade più trafficate della città, stavano sopraggiungendo delle auto. «Invece - aggiunge la donna - si è dileguato verso via Toscana. Senza sincerarsi di come stava mia figlia. Che ha comunque visto le prime cifre della targa, FH0, e le ha comunicate alla polizia locale che è intervenuta per i rilievi dell'incidente».
Nel frattempo, per aiutarla si sono fermati alcuni automobilisti, «tra cui due agenti della polizia penitenziaria e un altro ragazzo che voglio ringraziare per l'aiuto che hanno dato a mia figlia». In via Mantova è arrivata anche l'ambulanza del 118 che ha trasportato la motociclista al pronto soccorso. «Oltre a varie escoriazioni e lividi - elenca le ferite -, ha battuto il ginocchio sinistro e anche la testa. La prognosi è di otto giorni ma ancora oggi deve stare a riposo e, quando riesce, camminare con le stampelle. Inoltre, ha ancora male alla schiena e fatica a prendere sonno».
La madre ha voluto contattare la Gazzetta per stigmatizzare il «comportamento dell'automobilista che è fuggito mentre mia figlia era ancora a terra, non prestando nessun tipo di soccorso. Spero che eventuali telecamere che ci sono nella zona possano aiutare la polizia locale a individuarlo. Ma mi rivolgo anche a lui, nel caso legga questo articolo, di farsi vivo con la polizia locale. Meglio tardi che mai. Il mio appello è anche rivolto a eventuali testimoni che ci aiutino a risalire a quell'uomo».
Michele Ceparano
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