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Via della Salute

Cena benefica tra jazz e storia - Le foto

Cena benefica tra jazz e storia

di Pierluigi Dallapina

10 Settembre 2023, 03:01

Per una sera le auto si fanno da parte: via della Salute si trasforma in un salotto per la cena benefica, la terza dal 14 settembre 2019, organizzata dall'associazione 46+1 Amici dell'Oltretorrente con il patrocinio del Comune e il sostegno di Parmacotto Group (main sponsor) che firma il menu della serata. Il ricavato sarà devoluto a Spazio Akela, realtà del quartiere che si occupa di autismo.

Guarda le foto della serata (clicca qui)

«Questo è un luogo gentile», premette Massimo Manghi, presidente dell'associazione, poco prima di mettere a sedere gli oltre 300 commensali che si sono dati appuntamento nella strada dalle casette colorate, pensate a metà Ottocento non solo per essere belle, ma anche salubri. Da qui il nome della via. «Questo è un luogo a misura d'uomo in cui viene promosso il buon vicinato», prosegue Manghi, sottolineando l'unicità di questa strada che fa da pittoresco scenario alla cena solidale. «Questa è una delle poche strade che nasce come progetto unitario sotto il segno del suo nome. Questo doveva essere un modello urbanistico per tutto l'Oltretorrente alla fine del Ducato», ricorda Giancarlo Gonizzi, gran divulgatore e conoscitore esperto e appassionato della storia di Parma. «All'inizio della via c'è un segno che ricorda che qui venne eretta una delle barricate del '22».

Storia, memoria, ma anche letteratura: su una casa, al civico 43, c'è una targa con i versi di Proust dedicati a alla città.

«Parma deve moltissimo ad associazioni come questa, che le permettono di mostrare il suo volto migliore, che è quello della solidarietà», afferma il sindaco Michele Guerra, accompagnato dalla famiglia, come a sottolineare l'atmosfera informale, rilassata di questa cena con sottofondo jazz suonato dal quartetto composto da sax, chitarra, contrabbasso e batteria. «Questo è un momento di grande partecipazione, è un esempio, un modello da ripetere altrove», aggiunge Guerra, ricordando l'impegno dell'amministrazione nel sostenere le cene nei quartieri, a partire da quelle al Pablo, al Montanara e al San Leonardo.

In Oltretorrente, quartiere popolare e culla della parmigianità sanguigna, non poteva mancare il dialetto. A Enrico Maletti è stato affidato il compito di leggere «due poesie dedicate all'anolino», spiega lui con la sua inconfondibile erre arrotata.

Pierluigi Dallapina

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