COMUNE
Al via l’iter per l’alienazione del «Padiglione a valle» delle ex Terme Tommasini da parte del Comune. E’ stato pubblicato l’avviso per l’asta pubblica e l’apertura delle eventuali offerte che perverranno è fissata per il 22 settembre. Il prezzo complessivo di base d’asta è di 8 milioni di euro.
Si tratta della parte di immobile del Tommasini che guarda verso via Gramsci, lato stazione. Il padiglione come è nell’intenzione dell’amministrazione comunale sarà destinato in caso di vendita alla realizzazione di alloggi per studenti universitari: una location appetibile e comoda vista la vicinanza con la stazione e i collegamenti con Parma. La decisione di vendere l’ala del Tommasini (il cui ricavato servirà per completare i lavori di riqualificazione) è nata da un interesse da parte di Invimit Srg, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle finanze creata per acquistare su tutto il territorio nazionale immobili da destinare a studentati.
Le ex Terme Tommasini quindi si arricchirebbero di una nuova offerta, dopo il restauro negli anni scorsi del corpo centrale dell’immobile che ospita la Corte Civica, la realizzazione delle cucine e dei laboratori dell’Istituto alberghiero Magnaghi in funzione dal 2018 e gli spazi del corso dell’università di Parma in tecnico del food. Mentre a breve partiranno i lavori per la ristrutturazione della parte che guarda verso viale Matteotti destinata all’Alberghiero, completando il trasferimento della scuola. Lavori per un importo di circa 6 milioni di euro: 4 milioni di euro dal Ministero dell’interno ottenuti dal Comune a fine 2021 tramite il Pnrr e a cui si aggiungeranno 1 milione di euro dalla Provincia di Parma ed 1 milione di euro di risorse del Comune, stanziati nei mesi scorsi. Il «Padiglione a monte» ospiterà la maggior parte dei locali destinati alla scuola, le aule didattiche e i laboratori mentre il «Padiglione cure» gli uffici scolastici, alcune aule didattiche e spazi polivalenti.
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