DELTAPLANO CADUTO
Basilicanova Corpi straziati dalle fiamme sotto i teli dei soccorritori che li riparavano dagli sguardi. Era toccato al figlio di Walter, accorso subito con un estintore, cercare di spegnere quel fuoco potente che avvolgeva il deltaplano. Lui, poi gli amici, che erano a casa della sua famiglia nel tardo pomeriggio di domenica: si erano precipitati tutti nel campo a un centinaio di metri dall'abitazione per tentare l'impossibile. Ma si cercherà comunque di avere qualche risposta da quei poveri corpi: il pm Emanuela Podda, che coordina l'inchiesta, disporrà l'autopsia su Walter Righelli e Fabio Lentoni. A volte, infatti, è possibile comunque capire se ci siano altre lesioni, al di là di quelle causate dall'incidente. In questo caso, in particolare, sarà fondamentale stabilire - ammesso che le condizioni del cadavere lo consentano - se Walter Righelli, il pilota, possa aver avuto un malore poco prima che il velivolo precipitasse. E magari capire anche se i due amici hanno inalato fumo ancora prima di essere avvolti dalle fiamme.
Un primo tassello, seppure con mille interrogativi. Ma l'autopsia sarà solo il primo degli accertamenti che la procura effettuerà. Si indaga per disastro colposo contro ignoti, anche se il fascicolo deve ancora essere formalmente aperto, in attesa che i carabinieri depositino una prima informativa sull'incidente. Da valutare, poi, altre eventuali ipotesi di reato previste dal Codice della navigazione. Non è escluso, inoltre, che nell'indagine venga coinvolta anche l'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile.
Non un aereo, ma comunque un velivolo con un motore. Con una regolamentazione che andrà approfondita. Per pilotare quel tipo di deltaplano è necessario conseguire un attestato, così come è indispensabile possedere un'ulteriore abilitazione per trasportare un passeggero. Ma Righelli era ritenuto un pilota esperto, membro dell'Aviodelta di Felino. Inoltre, per i deltaplani a motore, che sono dotati anche di una targa con numero di identificazione rilasciata dall'AeCI (Aeroclub d'Italia), è prevista anche l'assicurazione obbligatoria. Ma gli accertamenti della procura, che metterà in campo alcuni consulenti, punteranno soprattutto a verificare le condizioni del deltaplano. Motore, parti meccaniche, tutto ciò che si è salvato dal fuoco sarà controllato per valutarne lo stato. Ma anche le eventuali revisioni effettuate sulla vela, ridotta a brandelli, verranno accertate. Se venisse escluso il malore di Righelli, rimarrebbero due ipotesi: problema meccanico-strutturale oppure una manovra errata. E' così che gli investigatori cercheranno di appurare se il deltaplano era stato sottoposto a verifiche e revisioni periodiche. E accerteranno anche chi aveva fatto quei controlli, per accertare che non vi siano state omissioni o negligenze.
Una tragedia terribile sotto gli occhi di chi aveva appena visto decollare Walter e Fabio. Ma anche un'indagine molto complessa, perché la regolamentazione è a tratti un po' nebulosa. Qualche testimone ha però anche filmato il decollo e quella caduta improvvisa e rapidissima: una dinamica che sarà analizzata dai consulenti e forse potrà già fornire qualche indicazione sulle cause, o perlomeno escluderne alcune.
Tempi lunghi, molto probabilmente. A meno che dall'autopsia non arrivino risposte certe. Perché se Walter fosse stato sopraffatto da un malore, tutto sarebbe così drammaticamente spiegabile.
Georgia Azzali
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