Fiction
Tutta grazia e determinazione, Giulia D'Aloia. Il sorriso dolce che non nasconde la sua forza. Bellissima 25enne parmigiana (ora, dai tempi dell'Accademia di arte drammatica, vive a Roma), avviata alla carriera di attrice, alla sua ennesima sfida vinta. Stiamo per vederla, anzi rivederla, sul piccolo schermo, questa volta, in una parte chiave. «Il primo ruolo di così grande responsabilità» conferma.
Affetti e misteri, un intreccio noir e romantico insieme quello di «La voce che hai dentro», la nuova fiction diretta da Eros Puglielli e prodotta da Lucky Red, in onda su Canale 5 in prima serata da stasera per quattro settimane consecutive. La promettente Giulia tra i protagonisti.
Michele Ferrara, interpretato da Massimo Ranieri, esce dopo dieci anni di carcere, scontati forse ingiustamente. O almeno di questo è convinta Anna, la sua figlia minore. Una parte complessa, quindi, in cui l'interiorità del personaggio deve emergere tra le battute scritte del copione. «Anna, che ha 20 anni, è una valente pianista - spiega Giulia -. Crede nell'innocenza di suo padre ma ma sta vivendo una grande crisi interiore. In famiglia infatti non tutti la pensano come lei e l'attività della casa discografica fondata dal nonno non va affatto bene. Anna, in questa fase di ripensamenti e tormenti, mette in dubbio persino la sua più grande passione, quella per la musica». Anna è timida e introversa «ma costretta a diventare grande in fretta». Per descriverla con una battuta Giulia cita Italo Calvino: «Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane, diceva il grande scrittore». Il personaggio di Anna è racchiuso in questa frase.
Anna, sensibile e intelligente, attanagliata dalle paure: «Si trova a lottare contro la famiglia che non crede all'innocenza di Michele. A darle una mano, inaspettatamente, arriva Regina, la trapper che che viene coinvolta nella speranza che possa rilanciare il destino della casa discografica di famiglia in profonda crisi».
Un'esperienza faticosa («4 mesi pieni di lavoro tra Napoli e Roma), entusiasmante e carica di speranze. Coinvolgente anche per il cast. Non è la prima volta che Giulia si trova fianco a fianco con personaggi noti. Ha avuto ruoli nella miniserie di Rai1 «La sposa», con Serena Rossi, e nella fiction «Nero a metà» con Claudio Amendola. Questa volta invece è accanto a Massimo Ranieri. «Una forza della natura - lo definisce -. Sono stata fortunata a trovarmi all'interno di un cast composto non solo da grandi professionisti, ma allo stesso tempo da grandi persone, attente, sensibili. Con Massimo Ranieri si è creata subito una bella sintonia. Ci siamo trovati bene dal principio nel rapporto padre-figlia».
Si cala totalmente nei panni di Anna, la giovane Giulia. Anche se il suo destino è totalmente diverso perché lei ha sempre saputo cosa avrebbe voluto fare. «Anna è in difficoltà, cerca di capire se stessa. Io, al contrario, ho sognato di diventare attrice fin da bambina».
Decisa, concreta, non ha avuto paura di affrontare le difficoltà. Lontano da casa, dagli amici, dai genitori che non le hanno mai fatto mancare il supporto e la fiducia: «Sono molto orgogliosa del rapporto con mamma e papà. Sono i miei primi fans. Mi hanno sempre sostenuto dopo aver capito che il mio desiderio era profondo e che avrei affrontato la sfida con grande serietà. Con altrettanto grande intelligenza emotiva hanno deciso di lasciarmi andare per la mia strada. Mio padre (noto docente dell'Università di Parma, ndr) è un stato il mio personale allenatore di sogni».
Un sogno che si realizza, dunque. Ma non finisce, perché c'è sempre da imparare: «Un sogno in evoluzione. Questa impresa è solo un altro tassello che si aggiunge al mio cerchio dei desideri».
Katia Golini
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