Lirica
Le pagelle di Lucia Brighenti
8
Clementine Margaine (Azucena)
Il mezzosoprano è indubbiamente l’interprete più a suo agio del cast. Se però alla prova generale aveva conquistato senza riserve per l’intensità equilibrata dell’interpretazione, alla prima tende a calcare un po’ troppo la mano.
7
Francesco Ivan Ciampa (direttore)
Anche il maestro Ciampa, sul podio di Orchestra e Coro del Teatro Comunale di Bologna, incassa qualche contestazione alla ribalta. Tuttavia, se i problemi della serata sono evidenti, si percepisce un’idea musicale, che talora funziona, talaltra stenta a realizzarsi.
6½
Riccardo Massi (Manrico)
Il tenore risulta ancora piuttosto acerbo, un po’ generico nell’interpretazione. Nel complesso però, viene graziato dal pubblico e porta a casa la cabaletta «Di quella pira» senza incidenti.
6
Franco Vassallo (Conte di Luna)
Il baritono, che con ben altri risultati sta interpretando Falstaff a Busseto, risulta poco a fuoco in quest’opera, un po’ sguaiato nelle scene di gelosia, opaco nell’aria «Il balen del suo sorriso».
6
Davide Livermore (regia)
Il problema di questo spettacolo non è tanto l’attualizzazione, che forse è la causa prima delle contestazioni, quanto il fatto che risulta già visto e poco calato nella drammaturgia dell’opera.
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