COLLECCHIO
A 88 anni si è spenta Irene Montanini, una collecchiese di Francia che si è impegnata per la difesa dei diritti di tutti. Era nata a Hyères, città d’Oltralpe dove nel 1922 il padre Enrico, che fra l’altro è stato sindaco di Collecchio nominato dal Comitato di Liberazione Nazionale il 1° maggio 1945, esiliò volontariamente mantenendo sempre vivo il suo amore per la patria.
La sfera professionale e personale, le scelte lavorative e le lotte di Irene Montanini si possono sintetizzare nell'essersi messa sempre al servizio del prossimo. Si è battuta per il mancato riconoscimento dell’autodeterminazione della donna, ha partecipato alla realizzazione dei consultori e si è spesa per informare chi potesse avvalersene. È cresciuta professionalmente nell’ambito dei servizi sociali specializzandosi nel campo dell’infermieristica psichiatrica.
Così la ricorda il sindaco Maristella Galli: «Una donna ricca di valori, una mente fervida, un cuore grande. Sempre dalla parte degli “ultimi”, sempre pronta ad aiutare gli altri condividendone le sofferenze ma cercando una risposta concreta alle loro necessità. È stata una colonna della nostra comunità, sia per l’impegno politico che sociale. Mancheranno la sua franchezza e determinazione e la luce dei suoi occhi pronti a commuoversi parlando della sua grande famiglia tanto amata». Ha tenuto per sé l’esempio del padre, alla luce del cui ricordo ha sempre vissuto, ma ha scelto anche di condividerlo all’interno della collettività collecchiese, nelle associazioni locali dell’Anpi e della Polisportiva Il Cervo.
Nella prima ha assicurato la propria cura all’esercizio e alla persistenza della memoria assumendo anche, per diversi anni, la carica di presidente. «Era - ha detto Silvia Tegoni attuale presidente dell’Anpi - una donna avanti con i tempi, che amava la forza della parola per tramandare e ricordare; era molto inclusiva e cercava di parlare con tutti. È stata la memoria storica dell’Anpi e di Collecchio». «Di Irene - ha detto Franco Ceccarini, vicepresidente della Polisportiva «Il Cervo» - ricordo il suo impegno politico e sociale a largo raggio e la passione che metteva nel fare le cose pensando non al suo interesse, ma al bene degli altri. La ricordo con affetto». Nel 2015 l’amministrazione comunale ha conferito ad Irene Montanini il titolo di «Cavaliere della Croce».
Gian Franco Carletti
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