PROSTITUZIONE
Un proprietario di casa con la divisa. Nulla di strano, naturalmente. Se non fosse che in quegli appartamenti le inquiline si davano il cambio di settimana in settimana per prostituirsi. E lui, secondo l'accusa, ne era assolutamente consapevole. Quarant'anni, origini campane, ormai ex maresciallo della Guardia di finanza di Parma, visto che è uscito dal corpo nei mesi scorsi, è stato accusato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. E ieri ha patteggiato 2 anni e 10 mesi, oltre a una multa di 10mila euro. Il gup ha anche dichiarato l'interdizione per due anni dai pubblici uffici e dall'esercizio della tutela e della curatela. Dissequestrati invece gli immobili di sua proprietà per cui erano scattati i «sigilli» durante le indagini.
Stesso rito anche per altre due parmigiane, 59 e 51 anni, rispettivamente proprietarie di immobili in via Corso Corsi e in via Torrente Pessola, nel quartiere Montanara, in cui si alternavano altre squillo e trans: entrambe imputate di favoreggiamento della prostituzione, hanno patteggiato 1 anno, 4 mesi e 10 giorni e 1.000 euro di multa. Le pene sono state sospese. Per altre due persone (un parmigiano e una donna di origine moldava), accusati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione in concorso con l'ex finanziere e con le altre due titolari degli appartamenti in città, è scattato il rinvio a giudizio.
A scavare nella vita del maresciallo erano stati i suoi stessi colleghi: l'indagine, coordinata dal pm Silvia Zannini, è stata infatti portata avanti dalle Fiamme gialle di Parma. Il patrimonio immobiliare dell'ex sottufficiale? Sette appartamenti sparsi tra San Pancrazio e via Emilia Ovest. Ma il business della prostituzione sarebbe andato avanti per quasi due anni, tra settembre 2020 e luglio 2022, grazie alla coppia di complici: il parmigiano e la donna dell'Est, che tra qualche mese dovranno affrontare il processo, avrebbero gestito gli appartamenti. Intermediari che si occupavano del subaffitto dei vari alloggi: spettava a loro, secondo la procura, far sì che negli appartamenti ci fosse sempre qualcuno a ricevere i clienti. Il turn over? Di regola settimanale, con almeno una ventina di ragazze e trans straniere su cui poter contare, nella maggior parte dei casi provenienti dall'Est Europa ma anche brasiliane. Tutte pronte a pagare affitti che costavano il doppio rispetto alla media dei prezzi delle locazioni nella zona. Ognuno con il proprio ruolo, i due referenti dell'ex maresciallo: lui, secondo la procura, avrebbe tenuto i contatti con le prostitute gestendo le prenotazioni e la loro distribuzione nei vari alloggi; lei si occupava delle pulizie, degli acquisti richiesti dalle inquiline, ma faceva anche da traduttrice per le ragazze romene e moldave che non parlavano italiano. E spettava alla coppia contrattare gli affitti e riscuoterli ogni settimana.
Oltre ad essere in affari con l'ex sottufficiale, i due si sarebbero occupati anche della gestione degli appartamenti delle altre due parmigiane che ieri hanno patteggiato. Due gli alloggi in via Corso Corsi, di proprietà della 51enne, che la coppia avrebbe subaffittato a varie prostitute tra agosto 2021 e luglio 2022. Contratti, però, di cui la titolare avrebbe saputo tutto. Così come non ci sarebbero stati segreti per la proprietaria dell'alloggio in via Torrente Pessola sugli incontri hot nel suo appartamento. E anche qui sempre la stessa coppia a cui affidarsi per far sì che quelle stanze non rimanessero mai vuote.
Georgia Azzali
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