Salsomaggiore
In autunno, il periodo migliore per il termalismo, facciamo il punto sull’andamento con Emilio Mondelli, presidente di «Terme di Salsomaggiore e Tabiano».
«Il ritratto che posso fare dell’azienda Tst – dice Mondelli – ha luci e ombre. Fortunatamente le luci sono tante, ma almeno un’ombra c’è e si chiama Tabiano. Per me la situazione tabianese è una spina nel cuore, perché nonostante lo stabilimento sia davvero bello e funzionale e le caratteristiche della acque siano uniche, Tabiano è in grande difficoltà come località e ha sofferto moltissimo il dopo-Covid. Ho suggerito più volte e in diverse occasioni come poter diversificare e ampliare l’offerta delle attività tabianesi, ma mi sono scontrato, almeno sinora, con il totale disinteresse politico, ma anche con la scarsa reattività del settore alberghiero».
«Ribadisco – sottolinea il presidente – la massima disponibilità di Tst al dialogo, come abbiamo dimostrato ampiamente in questi anni, sin dal 2015, quando siamo entrati in azienda e abbiamo iniziato a presentare i nostri progetti».
Viste le ombre, quali sono le luci? «Devo dire che la parte relativa agli investimenti va complessivamente bene e nel 2024 supereremo definitivamente la crisi provocata dal Covid, raggiungendo e superando i numeri pre-pandemia. Nei dettagli, per quanto riguarda il progetto “Campus della salute”, siamo all’80% di attuazione del programma iniziale e, raggiunto l’obiettivo di unire in un solo luogo tutte le strutture sanitarie di Salso che si occupano di prevenzione e cura, siamo in dirittura d’arrivo per una rimodulazione dei servizi, con la riabilitazione in acqua e l’apertura, da novembre, del servizio di diagnostica per immagini e della nuova palestra su un’area di 1000 metri quadri: una palestra centrale, all’interno del “Campus”, offerta al territorio nel quadro del rilancio di servizi complementari, abbinati alle attività consolidate».
Per il prossimo biennio, quali saranno le novità? «Novità ce ne saranno tante riguardo il “Campus della salute”, anche se per ora non posso anticipare nulla, dal momento che siamo in fase contrattuale con un Ente importante, per portare a saturazione l’intera struttura dello stabilimento, con ulteriore creazione di indotto, grazie alle nuove attività. Stiamo procedendo anche alla razionalizzazione delle linee di prodotti termali. Quest’anno chiuderemo il budget aziendale raggiungendo gli obiettivi e nel 2024 mi aspetto, anche attraverso importanti joint-venture, un sostanziale rilancio del settore».
Qual è la situazione di Villa Igea? «La nostra clinica riabilitativa Villa Igea, pur con le difficoltà generate dalla scarsità di risorse del Servizio sanitario nazionale, che ci penalizza a causa delle proprie difficoltà, siamo e restiamo in target sul budget. Nonostante la congiuntura della sanità, stiamo investendo nella ristrutturazione della struttura e nella realizzazione di otto nuove camere per pazienti solventi, con accessori e servizi di qualità. Lo sviluppo di Villa Igea sarà definito proprio da una linea di sempre maggiori servizi e offerte per solventi. Continuo – conclude Mondelli - anzi continuiamo a credere in Salso e Tabiano, con la certezza, presto, di superare anche le poche ombre di queste belle realtà».
Egidio Bandini
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