Furti
«Derubati due volte nello stesso parcheggio». In cinque giorni doppia disavventura per una coppia di melomani che abita in provincia. E, come hanno raccontato, non sono stati i soli a essere colpiti. Il teatro, stavolta non per ascoltare la musica, ma dove si sono consumati i furti, è il parcheggio Toschi, dove già altre volte sono andati «in scena» fatti del genere.
«Siamo appassionati di lirica - hanno raccontato marito e moglie alla Gazzetta - e come tutti gli anni abbiamo avuto modo di seguire le rappresentazioni del 7 e del 12 ottobre al Regio». Abitando a Traversetolo, «come sempre abbiamo parcheggiato la nostra auto al Toschi. Al termine della rappresentazione del 7 ottobre (“I lombardi”), abbiamo incontrato in piazza della Pace ben tre mezzi delle forze dell’ordine che con i loro lampeggianti blu ci hanno trasmesso un senso di sicurezza che fa sempre piacere visto il luogo e l’approssimarsi della mezzanotte». La sorpresa però è arrivata quando hanno provato ad aprire l'auto. «Qualcuno l’aveva già aperta - spiegano -; è stato forzato un finestrino posteriore e una volta abbassato il cristallo, sono sparite due paia di occhiali da sole, una manciata di monetine e per fortuna niente altro, visto che non avevamo altre cose di valore».
La coppia, però, non è stata l'unica a essere colpita. «Vicino alla nostra auto - prosegue il racconto - ne sono state aperte almeno altre cinque. Inoltre, una coppia modenese, qui anch'essa per il teatro, ci ha raccontato di aver trascorso il pomeriggio a far compere di prodotti gastronomici che al ritorno non ha più ritrovato». Marito e moglie hanno aggiunto di aver «provato a cercare in giro qualche responsabile del parcheggio ma non abbiamo trovato nessuno, solo le casse automatiche. Serata finita male - affermano con una buona dose di fatalismo -, può succedere». Ma l'episodio avrà un seguito. Purtroppo. Il 12 ottobre marito e moglie tornano al Regio per «Il Trovatore» e al ritorno allo stesso parcheggio trovano di nuovo l'auto aperta. «Qualcuno ha aperto il portellone posteriore e ribaltato i sedili - spiegano - oltre ad aver aperto tutti i cassettini portaoggetti e lasciato ditate di unto dappertutto». Per le vittime «ora si è superato il limite, due volte su due è troppo, anche perché il parcheggio ha un certo costo che dovrebbe garantire un minimo di sicurezza. In questo modo è l’immagine stessa della nostra città ad essere compromessa da qualche individuo che continua ad agire indisturbato nel parcheggio». Non sempre, comunque, perché, ad esempio, alcuni giorni fa è finito in carcere un 40enne marocchino, tra l'altro uno dei numerosi Clyde della famigerata Bonnie, per un furto su un'auto proprio al Toschi. Conclude la coppia: «Tante persone che vengono anche da fuori regione hanno condiviso la nostra sorte e probabilmente non torneranno così facilmente. Noi vorremmo invece ritornare, l’unica cosa certa è che sapremo dove non parcheggiare».
r.c.
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