Sala Baganza
Una passione, un divertimento, una sfida a se stesso. Negli ultimi tempi è scoppiata la selfiemania con i vip ma c’è chi, già oltre vent’anni fa, aveva iniziato a costruire la sua collezione di scatti memorabili.
Lui è Giacomo Romanini, abita a Sala Baganza, ha quattro figli (Niki, Erick, Cristina ed Erica), alcuni dei quali complici in questa sua passione, e una moglie che l’ha sempre assecondato e, spesso, seguito: «La mia Angiolina mi ha fatto tante foto. Ed è stata lei la prima ad avvicinarmi a questo “hobby”. Ricordo ancora quando, al termine del concerto dei Ricchi e Poveri in una sagra di paese nel nostri territorio, mi disse: “Vai vicino alla brunetta (Angela Brambati, ndr) che poi ci penso io”. E così feci. Un’immagine tanto bella che decisi di spedirla alla Gazzetta con poche righe allegate: mentre tutti mandano i ricordi dell’estate da Cuba o Santo Domingo, io rido con i Ricchi e Poveri». Fu la prima di una lunga serie. «Ormai ne ho circa 400. Ci sono personaggi sportivi e attori, maschi e femmine, politici e cantanti. Cercavo informazioni leggendo il giornale o guardando Tv Parma e poi partivo alla caccia del vip».
Qual è stato il più «difficile»? «Sicuramente Gianni Morandi, un mito per me. Quando venni a conoscenza della sua partecipazione alla maratona di Reggio Emilia, non persi tempo: caricai la bicicletta sul furgoncino e superai l’Enza. Poi con le due ruote arrivai in un posto strategico, diedi la macchina fotografica a uno sconosciuto e mi piazzai a qualche metro di distanza. Alla vista di Morandi, durante la corsa, passai sotto le protezioni e feci un pezzo di gara al suo fianco. L’immagine è un po’ mossa. Però ho questa storia simpatica da raccontare».
Ci sono anche tante belle donne nel suo album, vediamo: «Ricordo la foto con Alba Parietti che, allora, era un vero sex symbol. Mi avvicinai al termine della conferenza e, oltre alla fotografia, le chiesi un bacio. Rimasi con il suo rossetto sulla guancia per cinque minuti e, a chi mi indicava che ero sporco, rispondevo: “Altro che sporco, è il marchio della Parietti».
Non mancano gli sportivi: «L’immagine a cui tengo di più è quella con tre campioni come Moser, Gimondi e Merckx. Ho un passato da ciclista e avevo partecipato a una corsa con il mito belga. Nonostante i bodyguard e le transenne, lui mi riconobbe e mi permise di salire sul palco con loro». Quale foto si vorrebbe regalare per i suoi 80 anni che ha compiuto ieri (1 novembre, ndr)? «Mi piacerebbe avere un ricordo con Sabrina Ferilli. Ogni tanto lo ripeto a mia moglie: “Mandiamo una lettera a C’è posta per te”. Magari con questo articolo avremo la possibilità di andare a incontrarla». Ma a quale foto è maggiormente legato oggi? «Sembrerò sentimentale ma quella che ho fatto a Natale con tutta la mia famiglia (che approfitta della Gazzetta per fargli pubblicamente gli auguri ndr), nipoti compresi: è e rimarrà per sempre la più bella di tutte. Non c’è personaggio famoso che possa reggere il confronto».
Pietro Razzini
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