PARMA
Le recenti e ripetute piene dei nostri corsi d'acqua hanno posto al centro dell'attenzione l'importanza della gestione di fiumi e torrenti.
Gli enti impegnati nelle manutenzioni, nella realizzazione di progetti per la sicurezza idraulica e nella gestione delle emergenze sono molteplici e, solitamente, poco conosciuti dalle persone comuni.
Spesso infatti si pensa, sbagliando, che la responsabilità sia in capo ai comuni.
In realtà quattro dei cinque enti che si occupano a vario titolo dei corsi d'acqua, sono ospitati nel cosiddetto «Palazzo delle Acque» di via Garibaldi (l'ex sede del Magistrato per il Po). Si tratta dell'Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po), dell'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, dell'Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, e dell'Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna (Arpae), che effettua le misurazioni idrometriche.
A queste realtà va aggiunto il Consorzio di Bonifica Parmense, che ha sede in via Emilio Lepido.
Autorità di Bacino
L'Autorità di Bacino si occupa di pianificazione e programmazione. Effettua attività di monitoraggio e di studio e decide dove devono essere effettuate le opere utili per la salvaguardia e lo sviluppo del bacino del fiume Po, oltre a svolgere un'attività di pianificazione alla luce dei cambiamenti climatici. Valuta inoltre le aree a rischio esondazione, le golene allagabili, il piano di assetto idrogeologico e il piano di gestione idrografico.
L’Autorità di Bacino è un ente pubblico non economico, che opera sotto la vigilanza del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica che ha accorpato le preesistenti Autorità.
Il bacino idrografico del Po interessa il territorio di Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e si estende anche a porzioni di territorio francese e svizzero.
L’Autorità «è luogo di intesa unitaria e sinergia operativa fra tutti gli organi istituzionali interessati alla salvaguardia e allo sviluppo del bacino padano». Alessandro Bratti è il segretario generale.
Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile
Si tratta di una realtà regionale, competente dai crinali alle aree di pianura. L'Agenzia si occupa del cosiddetto «reticolo non arginato» oltre all'intero torrente Stirone. Per quanto riguarda il Baganza invece, la sua competenza arriva fino in città, al ponte dei Carrettieri (via Po). Tra le altre competenze, ci sono anche quelle legate alla Protezione civile sia per la parte connessa al volontariato che per le squadre destinate alla gestione delle emergenze. Senza dimenticare gli interventi legati al dissesto idrogeologico.
Aipo
La competenza di Aipo parte dalle casse d'espansione e prosegue in pianura. Nel caso del nostro territorio, è questo ente a gestire la cassa di Marano sul torrente Parma durante le piene, così come è accaduto di recente.
Istituita nel 2003 con quattro leggi approvate dai consigli delle Regioni del Po (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto), raccoglie l’eredità del disciolto «Magistrato per il Po», organo statale creato nel 1956.
Aipo è articolata sul territorio con una sede centrale a Parma e uffici territoriali, navigazione, polo scientifico nelle quattro regioni di riferimento. Il presidente è Gianluca Comazzi e il direttore vicario Gianluca Zanichelli.
Competente su 141 affluenti del Po, agisce su quattro ambiti: sicurezza idraulica, demanio idrico, navigazione, fruizione degli ambienti. Si occupa della sorveglianza di quasi quattromila corsi d'acqua e di otto casse di laminazione (attualmente ne sono in costruzione altre cinque).
Durante le piene gli operatori di Aipo hanno la funzione di pubblici ufficiali e nella sorveglianza quotidiana possono avanzare denunce in caso di prelievi e costruzioni abusive.
Consorzio di Bonifica
Il Consorzio di Bonifica Parmense vigila su una rete di canali secondari di 1.500 chilometri. Si occupa inoltre del dissesto in montagna dando vita a centinaia di progetti. Non solo. Tutto quello che pagano i contribuenti in montagna viene reinvestito sulla montagna. Tramite gli impianti Abbeveratoia, Travacone e Bocca d'Enza, garantisce un contributo importante per invasare acqua in caso di piene. La presidente è Francesca Mantelli.
Consorzi privati
I consorzi privati partecipano all'elaborazione dei piani territoriali ed urbanistici e dei piani e programmi di difesa del suolo e dell'ambiente, eseguono (con finanziamento della Regione o dello Stato) le opere di bonifica per la sicurezza idraulica, quelle di salvaguardia della qualità e quantità dei corsi d'acqua e provvedono alla manutenzione e all'esercizio della rete di bonifica e di irrigazione.
Luca Molinari
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata