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Velocità

«Qui è come essere a Indianapolis»: allarme a Vicomero

«Qui è come essere a Indianapolis»: allarme a Vicomero"

di Michele Ceparano

15 Novembre 2023, 03:01

«Questa non è una strada, è la pista di Indianapolis». Non è una battuta quella di Alcide Dall'Aglio, che abita a Vicomero, al 287 di strada Baganzola, ma un grido d'allarme condiviso da tantissimi altri residenti, preoccupati per la loro incolumità e quella dei propri cari, ma anche per quella di chi viaggia lungo la strada. Un grido d'allarme che può ben capire chi si trova a vivere in altre zone ad alto rischio.

In pratica - commenta amaramente Dall'Aglio - da tempo siamo “prigionieri” nelle nostre case, perché, a causa dell'eccessiva velocità dei veicoli, qui mettere il naso fuori dal proprio cortile è sempre un rischio».

A spingerlo a contattare la Gazzetta è stato l'ultimo incidente avvenuto giovedì pomeriggio proprio a pochi metri da casa sua, quando un'auto è andata a sbattere contro un palo, che è successivamente crollato. In quel frangente due persone sono rimaste incastrate nell'abitacolo e una ha riportato ferite gravi. «Ma non è stata la prima volta - ribadisce -, anzi l'ennesima in cui questo rettilineo di Vicomero è stato teatro di anche gravissimi incidenti causati dall'eccessiva velocità».

Tutti, da queste parti, hanno ancora negli occhi la tragedia accaduta nel tardo pomeriggio del 2022 quando l'auto condotta da un 22enne era uscita fuori strada all'altezza del cartello di Vicomero. Per il giovane non c'era stato nulla da fare. Così, ogni volta che si sente il rumore di uno schianto si teme il peggio.

La giornata di ieri, paradossalmente, è stata tranquilla, ma solo perché lungo la strada erano al lavoro gli operai per la riasfaltatura, con tanto di semafori mobili, del tratto di strada che passa in mezzo alle case. Ma è una quiete che precede la tempesta che tornerà a scatenarsi oggi, a lavori finiti. «Noi abitanti da anni periodicamente segnaliamo questa situazione agli organi competenti come Comune, Provincia e polizia locale - prosegue - senza ottenere nessun risultato e nemmeno uno straccio di risposta. Possibile che nessuno intervenga per far sì che venga ridotta la velocità dei mezzi in transito?».

I momenti peggiori, inoltre, «non sono quelli degli orari di punta, cioè quando le persone vanno e tornano dal lavoro, ma appena dopo quegli orari, quando si esauriscono le code. La mattina presto e dalle 19,30 in avanti sono i momenti più a rischio». Dall'Aglio denuncia questa situazione («invano» sospira) «ormai da trent'anni. Qui c'è il limite di velocità dei 50 chilometri orari, ma qualcuno sfreccia addirittura in mezzo alle case, minimo, ai cento all'ora. E anche di più. Per verificare la velocità li ho addirittura filmati con la telecamera. E poi non parliamo dei sorpassi. Per attraversare la strada bisogna farsi il segno della croce».

L'anno scorso una cinquantina di famiglie aveva scritto alle autorità per chiedere di provare a risolvere la situazione, «ma nessuno ci ha neppure risposto. Ora chiediamo di nuovo di fare qualcosa: un autovelox, che sarebbe la soluzione migliore perché va anche a toccare il portafoglio, mentre i dissuasori possono servire, ma farebbero aumentare il rumore».

Dall'Aglio ricorda anche che «la polizia locale e la polizia stradale spesso qui hanno svolto dei controlli con l'autovelox e il telelaser. Ma, l'obbligo di segnalarli col cartello, a volte rende vano il loro lavoro».

Michele Ceparano

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