Sosta selvaggia
«Un'ora d'inferno per cinque pomeriggi alla settimana». Sono sul piede di guerra i residenti delle vie del centro che gravitano intorno al Convitto nazionale Maria Luigia e che chiedono l'isola pedonale anche nel pomeriggio. Per contrastare il traffico intenso e la sosta più che mai selvaggia che, dal lunedì al venerdì, vanno in scena. «Da una ventina di minuti prima delle 17 a una mezz'oretta dopo l'uscita di bambini e ragazzi dalla scuola - spiegano -, borgo Lalatta, dove si trova l'ingresso principale, e via padre Onorio, sono letteralmente prese d'assalto».
Il «blitz» del cronista, che tra l'altro conosce bene la zona, non può che confermare la veridicità dell'informazione. Del resto attorno alle scuole, all'entrata e all'uscita, il problema caos è annoso, forse addirittura secolare.
Comunque, in zona Maria Luigia, poco dopo le 16,30, diverse auto sono già parcheggiate sulle strisce pedonali (l'uscita è alle 17), comunque fuori dagli appositi stalli e, in via padre Onorio, anche in quelli riservati a moto e scooter. Oltre che sui marciapiedi, dove spicca anche un'ingombrante bici elettrica.
Ma la situazione, almeno in tempi recenti, non è sempre stata così. Nel maggio scorso, infatti, il Comune aveva deciso di chiudere borgo Lalatta al traffico delle auto private anche nell'orario pomeridiano di uscita degli alunni dalla scuola elementare del convitto. L'annuncio era stato dato dall'assessore alla Mobilità Gianluca Borghi rispondendo a un'interrogazione della consigliera della Lega Laura Cavandoli.
In particolare, l'esponente del Carroccio, aveva segnalato, tra l'altro, «l'estrema pericolosità dovuta alla situazione caotica della viabilità in zona durante le ore pomeridiane».
L'assessore aveva invece aggiunto che la misura avrebbe avuto «carattere sperimentale» e la durata sarebbe stata prevista fino al termine dell'anno scolastico. «Quello passato» puntualizzano i residenti. Ma Borghi, continuano, «aveva anche lasciato intendere, qualora l'esito fosse stato positivo, che sarebbe stata resa definitiva la chiusura con sorveglianza di agenti della polizia locale». Una dichiarazione di intenti che ora i residenti chiedono di «considerare per rendere più vivibile la vita in questa zona del centro cittadino. Qui, infatti, serve l'isola pedonale anche al pomeriggio».
Michele Ceparano
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